Desidera ricevere solo coccole e un amore vero che stavolta sia per sempre, nelle braccia della famiglia che lo ha appena adottato. Un epilogo felice conclude la storia sfortunata di Rey, un meticcio di media taglia che pur avendo soltanto quattro anni, ha provato due volte la dolorosa esperienza dell'abbandono, la prima alla nascita poiché separato immediatamente dalla madre, mentre la seconda volta dopo un'adozione naufragata nel peggiore dei modi dentro un canile.
Un finale che non era così scontato ed ha reso felici tutte le persone che hanno seguito le sorti di questo cagnolino e degli altri quindici fratellini, venuti alla luce quattro anni fa nelle campagne di Falcone, frutto di una maxi-cucciolata che mobilitò il comune e il volontariato animale. Da due giorni il cane si trova in Emilia-Romagna a Ferrara, nella casa di Giusy Dolciglio e del marito Alessandro, le stesse persone che quattro anni fa avevano adottato la sorellina gemella Aika. Dopo aver appreso la storia triste di Rey, la coppia si è messa subito in contatto con i volontari e non ha esitato a prendere anche lui, restituendogli la libertà che aveva perduto nel canile e la felicità di una nuova famiglia. Una catena di solidarietà e aiuto è stata attivata dai volontari delle due delegazioni messinesi di Aipae-Associazione internazionale Pianeta Animali Ecozoofila che hanno seguito la storia di Rey e si erano già occupati della prima adozione.
«Non è stato facile preparare tutto in poco tempo - ha raccontato la responsabile Cristina Lombardo che ha curato l'iter preadottivo e organizzato la staffetta che ha permesso a Rey di raggiungere dal canile di Bari la città di Ferrara - siamo tutti al settimo cielo e particolarmente emozionati di essere riusciti a salvarlo un'altra volta. Presto sarebbe finito in mezzo alla strada tra i pericoli a cui sono esposti i cani randagi. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno dato una mano, il responsabile del rifugio di Bari che ha tenuto Rey anche oltre il tempo stabilito e ci ha aiutati ad effettuare tutta la profilassi sanitaria dato che il cane non era vaccinato da almeno due anni, preziosa la collaborazione di Alessandro Taormina e di tutti i volontari e gli operatori della staffetta. Sappiamo che Rey sta bene e inizia a familiarizzare molto bene con l'ambiente circondato dalle attenzioni dei nuovi padroni e della sorellina con la quale si è ricongiunto».
E anche "Birillo" - il cucciolo di circa sette mesi raccolto sul viale Giostra con un aspetto malconcio e diverse ferite, probabili segni di maltrattamento anche se stante ad alcune voci circolate si dice che sarebbe stato investito -, ha trovato un padrone pronto a colmarlo di cure e attenzioni e la sicurezza di una casa, il signor Giuseppe Pinizzotto. L'adozione che era stata annunciata, qualche giorno fa, è andata in porto e da ieri è ufficiale. Birillo si trova già in famiglia. La notizia è stata confermata dal Comune, l'assessorato al Benessere degli animali guidato da Massimiliano Minutoli e dal dirigente dell'ufficio Randagismo, Michelangelo Restuccia, il quale ha assicurato che la richiesta di adozione è stata accolta e attivate celermente le procedure previste. Così il cagnolino, ieri mattina, è uscito dal rifugio Millemusi di Portella Castanea, liberato dal box in cui si trovava, da un paio di settimane, per ricevere l'assistenza sanitaria e le cure necessarie che lo hanno rimesso in forma. Durante la degenza è stato seguito da Angela Spadaro, veterinaria e direttrice sanitaria del canile che è anche la sede messinese della Lega nazionale per la difesa del cane. Ma la bella notizia riguarda anche una fortunata coincidenza. L'adottante è una persona che già conosce e si era affezionato a Birillo, poiché lo incontrava spesso per strada e si fermava a coccolarlo portandogli cibo e acqua ed assicurandosi, per quanto possibile, del suo benessere. Un amore a prima vista si può dire.
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