L’Università di Messina risale nella classifica nazionale dei grandi Atenei statali (quelli che contanto da 20.000 a 40.000 iscritti), scalando quattro posizioni rispetto al 2023. Adesso l’Ateneo peloritano, secondo la graduatoria stilata dal Censis, è al dodicesimo posto, ma si è avvicinato di molto ai primi dieci. In testa, ancora una volta (e non è più una sorpresa) è l’Università della Calabria, che si colloca al vertice con un punteggio totale di 92,2, superiore a quello dell’Università di Pavia (89,5), che retrocede in seconda posizione. Terza Perugia (87,7), poi ci sono Parma (87,2), Cagliari (86,5), Salerno (85,8). In settima e ottava posizione si collocano l’Università di Milano Bicocca
(85,7) e l’Università di Roma Tor Vergata (84,5). Completano la “top ten” l’Università di Modena Reggio Emilia (83,5) e quella di Genova (82,3). Di seguito, undicesima è Verona (82,0) e dodicesima Messina (80,7), l’unica, in questo segmento, ad aver guadagnato 4 posizioni, superando Ferrara (80,3) e l’Università di Roma Tre (80,0). Negli ultimi posti, troviamo l’Università della Campania (79,2), l’Ateneo di Bari (77,0) che già viene da una “retrocessione” (faceva parte del gruppo dei mega Atenei statali), quello abruzzese di Chieti-Pescara (76,8) e, infine, l’Università di Catania (76,7).
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