«L’impegno e l’energia per garantire a noi stessi e alle prossime generazioni un futuro possibile spero non si fermi mai». Marco Gervasi, economista energetico, messinese, classe 1996, ha raggiunto da poco un nuovo traguardo ed è stato nominato european young energy ambassador dalla commissione europea, nello specifico da Ciena, l’agenzia esecutiva per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente, per il 2024-2025 insieme ad altri 30 giovani europei. Missione? Influenzare i nuovi commissari sulle tematiche della transizione energetica, proponendo soluzioni eque e giuste.
E sul tavolo ci sono già le prime idee che saranno consegnate: « Abbiamo presentato all'attuale Energy Commissioner Maros Zorovich – sottolinea il giovane – alcune proposte che faranno parte del nostro mandato. Tra queste: sostenere l'industrializzazione dell'Europa: incentivando la produzione di tecnologie per la transizione energetica e promuovendo pratiche di economia circolare. Vogliamo creare un ecosistema in cui le innovazioni verdi possano prosperare, supportando startup e Pmi nel settore delle energie rinnovabili. Riservare quote di partecipazione dei progetti di energia rinnovabile per i cittadini e le comunità: l'obiettivo è di coinvolgere attivamente le comunità locali e fare in modo che siano le prime a beneficiarne. Questo non solo favorisce l'accettazione sociale dei progetti, ma rafforza anche il tessuto sociale e economico delle comunità. E ancora incrementare la formazione sulla transizione energetica: per studenti e professionisti, supportando un dialogo tra istituti accademici e aziende per garantire che le nuove generazioni abbiano le competenze necessarie e che i professionisti possano rimanere competitivi. Crediamo insomma che l'educazione sia la chiave per una transizione energetica di successo».
E tutti i rappresentanti sono accomunati dalla stessa visione mentre l'arricchimento è dato dalle differenze reciproche e dall'eterogeneità:« Abbiamo tutti – ricorda Gervasi – percorsi formativi, esperienze e fasi della nostra carriera molto differenti. Ma è proprio questo il valore aggiunto: riuscire a portare ai tavoli decisionali delle prospettive fresche, nuove e formulate in maniera omnicomprensiva. Ci accomuna un forte senso di dovere e responsabilità, una fiamma accesa dentro di noi che non ci fa stare fermi».
cla.be.
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