Messina, quanto entusiamo a Giostra per Maria Ausiliatrice. Fuochi d'artificio dal pomeriggio a notte fonda
E’ festa di popolo, devozione e senso di appartenenza, legame a colei che nel disagio è pronta a stringere nel suo abbraccio tutti i suoi figli: per la comunità di San Matteo retta dai padri salesiani e tutto il rione di Giostra la festa in onore di Maria Ausiliatrice è un momento identitario forte che anche quest’anno si è rinnovato. Qui i giovani e le famiglie hanno trovato grazie alla presenza dei figli di Don Bosco un’oasi di riscatto, facendosi promotori insieme a loro di bellezza e di bene. La statua in legno della Madonna opera di alcuni maestri di Ortisei, restaurata nel 2018, ha sfilato per le viuzze e le strade del rione, retta da un gruppo di portatori coordinati da Nino Libro, che insieme ai consiglieri della quinta Circoscrizione Andrea Zumbo e Giovanni Bucalo hanno curato nei dettagli il percorso; nutrita la partecipazione dei vari gruppi salesiani, alcuni provenienti anche da altre parti della Sicilia come Trecastagni. “È bello - ha spiegato il parroco don Giuseppe Cutrupi che è anche il direttore della casa Salesiana di Giostra - vedere con quanta gioia ammalati, anziani, sofferenti attendono il passaggio di quella statua sotto le loro finestre con gli occhi colmi di commozione”. Particolarmente suggestivo il momento della “calata dell’angelo” dalla parte alta della chiesa, che si è tenuto al termine con un omaggio floreale a Maria che suggella quell’unione fra cielo e terra della quale tutti gli abitanti sono testimoni ma soprattutto l’incontro, per la prima volta, della Madonna con il Sacro Cuore di Gesù fuori dalla piccola chiesetta di Santa Chiara. Ad accompagnare la festa, insieme alla banda di Bordonaro, un sensazionale spettacolo di giochi pirotecnici che ha scandito le soste principali durante la processione.