
Gli orari sono quelli vecchi, qualche regola è cambiata e ci sarà un po’ più di attenzione al rispetto della normativa. La “movida” messinese dei litorali si prepara ad entrare nel vivo e ieri, in terza commissione consiliare, quella presieduta da Emilia Rotondo, c’è stato l’approfondimento da parte dell’assessore Massimo Finocchiaro. In primis legato alla normativa.
«Recentemente siamo stati chiamati dalla Prefettura per un chiarimento; ovvero la Regione Sicilia ha sbagliato a recepire la legge dell’articolo 67-68-69 del Tulps e ha interpretato come tutte le Scia che prima bastava presentare al Comune dovessero passare alla questura. La Prefettura dopo una riunione ci ha spiegato come agire: per le attività che vogliono svolgere eventi sotto le 200 persone possono rivolgersi allo sportello del Comune. Ma ci siamo resi conto che probabilmente qualche gestore non ha compreso come gestire la sua attività e quindi li abbiamo convocati per chiarire tutto».
Le novità principali riguardano due “momenti” del divertimento estivo. Uno riguarda il karaoke o e l’altro quello che potremmo chiamare il “pomeriggio giovane”. «Non abbiamo rivisto le regole sul karaoke perché i messinesi sono stonati – dice sorridendo Massimo Finocchiaro – ma perché nei locali estivi che non abbiano licenza di pubblico spettacolo, e in città non sono più di 5, la musica non può essere preponderante come attività, non può essere prevista in una serata ad hoc a pagamento e non si può alterare la planimetria della sala per fare ballare. Ci è apparso evidente che il karaoke non potesse essere un sottofondo musicale ma avesse carattere prevalente. E così lo abbiamo autorizzato solo all’interno dei locali. Quanto alla musica pomeridiana, non la si può fare per la stessa ragione della prevalenza dell’attività e soprattutto perché servirebbe ad allungare gli orari consentiti che scattano subito dopo. Quindi o si fa sottofondo la sera o il pomeriggio. E poi abbiamo reintrodotto il giorno di stop assoluto, il lunedì».
«Vietare il karaoke all’aperto mi sembra davvero eccessivo. Ovunque lo facciano» la reazione del consigliere Dario Carbone che fa notare come a Catania ci sia da tempo un regolamento certo senza soluzioni “stagionali”.
Gli orari della movida per i pubblici servizi prevede serate di intrattenimento musicale dalle 21 alle 00.30. Per i locali di pubblico spettacolo muniti di licenza è consentita l’organizzazione di serate danzanti dalle 21 alle 02.30. «Ma ad agosto, nel clou dell’estate, approveremo una deroga oraria per aumentare gli orari» annuncia Finocchiaro.
«Non c’è solo il problema della musica ma nella centinaia di esposti che arrivano a noi alla prefettura e alla questura i cittadini lamentano che la gente parcheggi ovunque. Abbiamo anche un problema di ordine pubblico, non soltanto di rumore». (dom.be.)
3 Commenti
Nick
27/06/2024 09:05
Ancora il concetto non è chiaro all'assessore e hai suoi amici amici del divertimento e che le regole si discutono con tutti in primis i cittadini residenti che pagano veramente le tasse e rispettano la convivenza civile e non quelli che la sera parcheggiano dove vogliono,buttano per terra bottiglie di birra e altro ,schiamazzi notturni musica a palla ,locali danzanti e non con decibel ad alto suono che neanche i doppi infissi e i trapiantare agli orecchi attudiscono il rumore. Tutto questo nella indifferenza delle autorità preposte al controllo se no avrebbero agito di conseguenza.ora dobbiamo capire se a questa amministrazione è della parte dei cittadini che rispettano la legge o sono a favore dei gestori che vogliono x loro scopi fare quello che vogliono perché sanno che nessuno li ostacolera' nella loro attività,e continueranno come da vent'anni in qua a fare quello che vogliono.
giacomo
27/06/2024 10:17
Ma dove sono i controlli? A Paradiso musica a tutto volume oltre le 2,30, non c'è rispetto per i residenti, figuriamoci per i turisti. Telefoni alla polizia municipale ma non intervengono mai. L'ARPA a Messina è uno strumento musicale, non ha neanche i fonometri per misure i decibel, devono venire da Palermo. E pensiamo di estendere l'orario ad agosto??. Non si dorme neanche con i doppi vetri 4 giorni su 7. Noi siamo solidali con il terzo mondo perchè Messina ne fa parte a pieno titolo. E' la mia città natale ma forse sarà l'ultima volta che verrò in estate.
Joshua
30/06/2024 09:54
Come sempre si fanno le regole ma poi chi è che controlla il loro rispetto? Se poi chiami qualcuno e non arriva perché hanno solo 1 volante, che parliamo a fare? In Italia è così, non c'è certezza del diritto e la legalità è presente solo sui testi!