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Il messinese Gianni e sua moglie Rula, una vita in missione per amore del prossimo

Lei 70 anni, lui 78, cooperatori salesiani, hanno fatto voto di povertà

«Dove manca tutto, prende significato la parola “niente”, a noi è stato dato il privilegio di constatarlo personalmente». Così si esprimevano nel 2008, reduci da una missione in Ruanda, Gianni e Rula Casale. Due persone straordinarie, marito e moglie (78 e 70 anni), cooperatori salesiani, che hanno fatto voto di povertà; lui, originario di Furci Siculo, dottore in Scienze chimiche, ha lavorato in un Centro di ricerche nucleari in Belgio per 10 anni; professore di Fisica, Chimica, Biologia e Matematica all’Istituto salesiano di Tournai (Belgio) e di Scienze e Tecnologia delle acque industriali, dei materiali e delle fonti di energia rinnovabili al “College” (Istituto universitario) sempre in Belgio; parla correntemente francese, inglese, italiano e greco moderno. Lei, di origine greca, infermiera professionale, con un’esperienza ventennale all’ospedale di Rodi come capo reparto, specialista in malattie infettive e sessuali.

Gianni e Rula hanno deciso di donare la loro opera per migliorare le condizioni di vita di popolazioni che vivono nella più grande miseria preoccupandosi delle loro necessità materiali, e non solo. Hanno lasciato in Belgio i quattro figli, non senza aver ricevuto la loro approvazione.

Così è iniziata la loro missione in Cambogia (2003-2004), cui sono seguite quelle in Sud Sudan (2005), Haiti (2006-2007) Ruanda (2008), Timor est - Indonesia (2009) Madagascar (2010-2011), di nuovo in Cambogia (2012), poi in Etiopia (2013-2014-2015), in Congo (2016), ancora in Etiopia (2017-2018-2019) e nel 2023 in Senegal. Da quest’ultima missione sono tornati nel marzo di quest’anno.

Aderiscono a progetti organizzati da associazioni come il “Progetto luce” e l’innovativo “Don Bosco 2000” (associazione di Piazza Armerina) che sta sperimentando la “cooperazione circolare”, una strategia per mitigare la migrazione, che mira ad una formazione nei Paesi d’origine di potenziali migranti in loco, per formarli in Italia e successivamente supportandoli nella creazione di start-up.

Dopo ogni missione, Gianni e Rula fanno una tappa in Grecia, e poi in Belgio a trovare i figli e i sei nipoti e, quindi, per ricaricarsi, trascorrono qualche breve periodo nella loro deliziosa casetta in contrada Grotte vicino Furci Siculo e partecipano a ritiri spirituali. E’ un piacere sentirli con un entusiasmo sempre crescente. Eppure le giornate trascorse in missione sono molto faticose.

La giornata “tipo” inizia molto presto con la distribuzione della colazione: a ciascun bambino-ragazzo, una fetta di pane con margarina e un bicchiere di latte in polvere, spesso unico pasto della giornata. I coniugi lavorano fino a sera e ci sono situazioni che richiedono interventi anche quando la stanchezza si fa sentire.

Gianni si dedica all’istruzione, principalmente all’ insegnamento delle lingue, e all’educazione allo sport. Rula cura malattie di ogni genere salvando tante vite nel dispensario della Missione, ed inculca norme basilari di igiene a bambini e ragazzi sporchi, laceri e senza scarpe, (si è trovata anche a trattare teste di bambini con i pidocchi). Soddisfatti del loro operato, dell’avere portato sollievo a chi soffre e a chi manca di tutto, dell’aver visto sbocciare il sorriso sui volti di bambini e ragazzi cui hanno donato la speranza e, infine, di aver reso un servizio alla comunità salesiana locale.

E il contribuire al bene degli altri, dei più sofferenti, alleggerisce anche il peso dell’età che passa. Gianni e Rula, una testimonianza di amore per il prossimo e di entusiasmo per la vita di cui tutti dovremmo tenere conto.

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