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Messina, don Giuseppe Di Stefano ricevuto da Papa Francesco. Consegnato il libro "Trafitti per amore” scritto con il confratello Roberto Seregni

Anche Papa Francesco avrà il piacere di leggere il libro di don Giuseppe Di Stefano “Trafitti per amore” scritto a quattro mani con il confratello Roberto Seregni della diocesi di Como, parroco “fidei donum” a Carabayllo. La gioia del sacerdote messinese parroco della comunità Madonna delle Lacrime al villaggio Padre Annibale di Bordonaro, ricevuto da Bergoglio, di poter consegnare personalmente lo scritto, che racconta l’umanizzazione del mistero della morte e risurrezione di Cristo attraverso un approfondimento spirituale sui sette dolori di Maria (curati da Di Stefano) e sulle ultime sette parole di Gesù sulla croce. Un testo che sta riscuotendo parecchi consensi nelle varie realtà diocesane italiane dove gli autori lo stanno presentando.

Il Papa ha ricevuto in udienza il Movimento adulti scout cattolici italiani (Masci) in occasione del 70mo anniversario di fondazione; don Di Stefano è l’assistente ecclesiastico regionale Masci Sicilia. Un anniversario importante, quello del Masci fondato il 20 giugno del 1954, in occasione del quale è stata voluta l’udienza con il pontefice, celebrato con lo slogan “Più vita alla vita” e con tre progetti «simbolo» che «toccano valori importanti»: il dono di una culla termica al Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa; la costruzione di una falegnameria nautica in Zambia; la piantumazione di un bosco ad Argenta, in Romagna. Tra questi il primo richiama la culla, «che ci ricorda l’amore per la vita che nasce».

Ugualmente il rimando alla falegnameria, sottolinea ancora il pontefice, è pieno di significato: «In un mondo in cui si parla tanto - troppo - di fabbricare armi per fare la guerra, essa ci rimanda alla vocazione fondamentale dell’uomo di trasformare i doni di Dio non in mezzi di morte, ma in strumenti di bene, nell’impegno comune di costruire una società giusta e pacifica, dove a tutti sia data la possibilità di una vita dignitosa». Infine il bosco di Argenta, terra che vide agli inizi del fascismo l’uccisione di don Minzoni. “Papa Francesco mi ha detto che leggerà presto il libro e intanto vi benedice tutti” ha commentato Di Stefano che affidando la città di Messina alle preghiere del Pontefice!

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