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Da Milazzo sino a “Tutti da Gio”, il sogno americano che si realizza

Mamma Giovanna e il figlio Vincenzo. Dopo tanti sacrifici, è loro il “miglior ristorante italiano” secondo il giornale di Nashville

Il sogno americano è sullo sfondo. Si confonde e mescola con i sapori tipici della Sicilia. Giovanna Orsino è l'anima di questa storia. Lei è nata nel New Jersey da genitori siciliani e sin da piccola girava nella cucina del padre in Texas ed era naturale che crescesse la passione per la ristorazione. A 9 anni il papà Salvatore muore e così torna in Sicilia mettendo radici a Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo. E poi...

Gli inizi

«A 15 anni feci la classica “fuitina” di quei tempi – racconta Giovanna – e mi sono trasferita a Milazzo diventando madre di tre figli: Sara, Rachele e Vincenzo. Passarono gli anni ma non dimenticai mai il desiderio coltivato sin da piccola: seguire le orme di papà e aprire un ristorante in America. Nel frattempo non disdegnai le opportunità e a 27 anni cominciai a lavorare come cuoca del convento di San Francesco di Paola di Milazzo diventando molto brava, tanto che molti mi dicevano che avrei dovuto fare qualcosa in più». Nel 2019 finalmente arriva quell’opportunità che desiderava da sempre: cercavano un cuoco in Utah Salt Lake City. E lei afferra con tutto il suo coraggio questa occasione. Naturalmente non è stato tutto rose e fiori e non è stato facile lasciare i suoi figli. «Con un nodo alla gola e tanta paura presi quell’aereo senza sapere cosa sarebbe successo».

Il figlio sulle orme della madre

Ma la vita cambiò radicalmente soprattutto quando suo figlio Vincenzo la raggiunse. «Mi sono iscritto all'Alberghiero – racconta il ragazzo – e a pensarci bene non sono stato mai con le mani in mano. A 14 anni lavorai come fattorino in una pizzeria e qui maturò la mia passione. A 16 anni andai a lavorare per la gelateria-pasticceria “Tuppo” e , grazie al proprietario, sono cresciuto professionalmente imparando le tradizioni siciliane in pasticceria e gelateria». E il giorno della partenza lo ricorda come se fosse ieri. Aveva 18 anni. Lascia il suo mare, gli amici e la “comfort zone”: «Arrivai a Salt Lake City Utah e iniziai subito a lavorare nello stesso ristorante dove mia mamma era capo chef. Mi venne data la responsabilità della pizzeria e nonostante tutto sono riuscito a farmi strada in questa nuova avventura».

Il banco di prova

E arrivò il vero banco di prova perché per qualche mese la madre fece ritorno in patria (la secondogenita era vicina al parto di due gemellini). «Mi sono dovuto rimboccare – continua Vincenzo Buonanotte – come si suol dire le maniche. Ho preso da solo un appartamento e mi spostavo con Uber o con qualche collega che mi prendeva per andare a lavoro. Lavoravo per più di 12 ore al giorno per una paga minima di 12 dollari all’ora, ho dormito per 3 mesi su un materasso gonfiabile e con una tv per terra, in un appartamento totalmente vuoto». Nel 2020 la madre si sposa e si trasferisce a Nashville, capitale dello stato del Tennessee, Vincenzo rimane ancora qualche mese per non lasciare il ristorante senza un sostituto, e poi segue sua mamma in una nuova avventura. Il ragazzo caparbio inizia a lavorare per alcuni ristoranti italiani in Nashville, ma ben presto capisce che potrebbe davvero offrire un' esperienza migliore alla città.

"Tutti da Gio"

«Nel 2021 – raccontano madre e figlio – abbiamo affittato un locale che era piccolino e malconcio. Probabilmente nessuno avrebbe scommesso un euro o 1 dollaro. Ma alla fine abbiamo creato “Tutti da Gio”». Dall' apertura un tripudio per l'oasi siciliana: nel 2022 “Miglior nuovo Ristorante italiano in Nashville” secondo il settimanale “Nashville Scene”, uno dei loro piatti è stato classificato tra i miglior piatti da “Yelp”, piattaforma come TripAdvisor e da pochissimo classificati 31esimi nella “Top 100 Miglior ristoranti degli Usa” secondo “Yelp 2024” e 44esimi nella “Top 100 pizzerie in Usa e Canada” secondo “Yelp 2023”. Una lista lunga a quasi due anni dall’apertura: «Stiamo già lavorando al secondo ristorante, speriamo di aprire intorno a maggio». Ma nel “baule del futuro”, tra le cose più importanti, ci sono anche i ricordi preziosi del passato, le tradizioni siciliane, le foto di famiglia, le ricette di nonno Salvatore...».

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