«Ciao, come stai?». Atteggiamento “friendly” come tanti americani. Il regista americano Will Geiger, che ha deciso quattro anni fa di vivere in riva allo Stretto, sorprende per la sua cordialità ma soprattutto per l'amore viscerale che lo lega alla nostra città e che gli ha ispirato “Spiagge di Vetro”, per il quale ha vinto il Film Commission Calabria e il Film Commission Sicilia. « Sono cresciuto nel Sud degli Stati Uniti – racconta alla Gazzetta del Sud – e le persone sono calde e devo dire che a Los Angeles non ho mai trovato nulla di interessante. Mio padre era un agente dell'Fbi che lavorava spesso anche sotto copertura. Messina? Era nel mio destino. Ricordo che il primo anno di liceo una docente ci fece girare il mappamondo e bisognava scrivere una tesina su un luogo designato. Il mio dito è andato su Messina».
L'idea
Gli anni passano e Geiger inizia a studiare riuscendo a coronare il suo sogno: diventare un regista. Da lì i viaggi, i set, il fortunato “Free Willy-La grande fuga”. Ironia della sorte? qualche anno più tardi la moglie italiana Antonia con cui ha avuto due figli lo spiazzò dicendo: «Andiamo a trovare mio zio in Sicilia?».
«Ha casa a Ganzirri, posto magico, – si accende di entusiasmo Will – e poi mi hanno portato a Torre Faro e sono rimasto incantato dal rituale della pesca del pescespada. E proprio così è nata l'idea». Il film è la storia di Salvo, Claudio Castrogiovanni, un pescatore costretto dal padre in fin di vita a tornare in Sicilia, da dove era scappato dopo un dramma familiare. Qui la vita del protagonista cambia grazie a Moussa, un ragazzino che lo aiuterà a rimettere in sesto la sua feluca «Qualche mese dopo – continua, facendo assaporare il vissuto siciliano – sono tornato in quei luoghi, le barche non c'erano più perché l'estate era passata da un pezzo. Così ho cominciato a parlare con i pescatori e mi sono detto: vediamo come vivono. Alla fine sono rimasto talmente colpito che sono andato all'Ufficio anagrafe per farmi la residenza e devo dire che la signora che ha seguito la mia pratica mi ha preso un po’ per pazzo».
In dirittura d'arrivo
Will rivela che presto si potrà vedere il suo film girato tra Messina e Cannitello ormai in fase di montaggio. Mancano tre mesi: «Lavorare con Castrogiovanni è stato bellissimo. C'era sempre e non vi era nemmeno il bisogno di ripetere il fatidico ciak per paura che qualche scena fosse venuta male. Peppino Mazzotta? Un onore averlo con me. Ha una straordinaria presenza sullo schermo. Come Anthony Hopkins ha un modo di attirare la nostra attenzione su di lui e il suo personaggio. Ma tutta la troupe è stata fantastica e senza dubbio mi sono sentito a casa. Anche nei momenti liberi in cui con la mia bici andavo ovunque o facevo surf».
Sequel?
Ma non è finita e aleggia un “to be continued”. Un nuovo copione infatti sta prendendo forma nella sua testa: «La nuova storia non può prescindere dalla Sicilia. Di solito non ne parlo prima. Ma stavolta voglio dirlo. “Spiagge di Vetro” mi ha emozionato. Abbiamo cristallizzato la vita vera, – sottolinea – la feluca e un luogo fantastico disturbando bonariamente una comunità che per giorni era invitata a fare silenzio ma che spero avrà modo di apprezzare il tutto». E il tutto è in quello Stretto, nelle albe e nei tramonti mai uguali come rimarca assai compiaciuto. Come chi legge una pagina di un libro che gli ha toccato il cuore o vede un quadro che sembra scandire un'esistenza simile alla propria : «Infine, non per importanza, – conclude –vorrei dire grazie al sindaco di Messina, Federico Basile e all'assessore alla cultura Enzo Caruso che ci hanno supportato tantissimo. E non vedo l'ora di vedere cosa ne pensa la città. E il pubblico di questo sogno nato in Sicilia». Insomma non è una barzelletta. Will Geiger ha scelto veramente di vivere in Sicilia e respirare bellezza a pieni polmoni.
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