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Messina, danza e teatro "in vetrina" per i giovani

Celebrato il successo di “WAM - Wolfgang Amadeus Mozart” messo in scena al Vittorio Emanuele da “Studio Danza” di Mariangela Bonanno e lo ha fatto con la quasi totalità delle scuole della città e molte della provincia che hanno gremito il Vittorio Emanuele

Il teatro tempio della cultura e “focolare domestico” dove i giovani hanno il privilegio di crescere e sviluppare sensibilità e spirito critico, lasciandosi avvolgere dalla bellezza delle arti performative. Messina ha celebrato il successo di “WAM - Wolfgang Amadeus Mozart” messo in scena da “Studio Danza” di Mariangela Bonanno e lo ha fatto con la quasi totalità delle scuole della città e molte della provincia che  hanno gremito il Vittorio Emanuele, in un tripudio di applausi e apprezzamenti a scena aperta. Obiettivo dell’iniziativa nell’ambito del progetto formativo “Racconti in danza” ideata dalla prof.ssa Bonanno con il patrocinio dell’Ufficio scolastico provinciale e l’Ente autonomo regionale teatro Vittorio Emanuele, che si rivolge alle scuole secondarie di primo grado e superiori, è quello di avvicinare le giovani generazioni al mondo della danza e delle altre arti sceniche.

In occasione del 232° anniversario della morte di Wolfagang Amadeus Mozart celebrato il 5 dicembre scorso, uno dei massimi geni della storia della musica e tra i compositori più prolifici, versatili e influenti di tutti i tempi, il regista Valerio Vella ha voluto rivisitarne la storia - ispirata al film “Amadeus” di Milos Forman - proponendo una lettura diacronica che prende le mosse dal concerto di Capodanno 2023, ambientato nella sontuosa sala viennese del Musikverein e introdotto dalla maestosa ouverture sulle note de La piccola Sinfonia in Sol minore.

La pièce ripercorre la vita del musicista austriaco settecentesco raccontata dal suo amico/rivale, il compositore di origini italiane Antonio Salieri, nella vecchiaia rinchiuso in un ospedale psichiatrico per essersi autoaccusato dell’omicidio di Mozart. Una performance composita nei vari stili - dal classico al modern, dal contemporaneo all’hip hop e alla break - accompagnata da alcuni fra i capolavori mozartiani che hanno fatto da sfondo al racconto danzato di scene tratte dalle sue opere (Il ratto del serraglio, Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Il flauto magico, il Requiem) alcune delle quali rivisitate in chiave pop-rock, guidato dalle voci narranti di Giancarlo Zanetti e Luigi Lombardo e impreziosito dalla presenza sul palco del tenore Alessandro Vargetto e della soprano Daniela Giambra.

Particolarmente apprezzati dai compagni presenti in sala per bravura e versatilità, il gruppo di allieve e allievi della scuola sapientemente guidati dai docenti e coreografi Alice Rella, Giorgia Di Giovanni, Gianluca La Spada, Francesco La Vecchia, Berta, Desy, Nikten, Jo Prizzi e Mariangela Bonanno che ha curato la direzione artistica condividendo con Vella la regia. “Vedere il teatro gremito di giovani mi riempie di gioia e mi dà la conferma di quanto la cultura sia indispensabile nel loro percorso di crescita”, ha detto il commissario straordinario Orazio Miloro, sottolineando il valore della sinergia istituzionale avviata da tempo con l’Ufficio scolastico provinciale, la scuola “Studio Danza” e la compagnia “Marvan Danza”, con cui l’Ente Teatro ha in cantiere importanti progetti.

Sull’importanza dell’imprinting culturale fornito dalle arti performative si è soffermato anche l’assessore alle Politiche scolastiche del Comune Pietro Currò, intervenuto alla prima delle due matinèe insieme alla docente Rosa Azzarelli, che ha portato i saluti del provveditore Stello Vadalà. “La danza è un linguaggio inclusivo di grande impatto, capace di avvicinare i giovani al teatro” ha detto Bonanno, sottolineando l’unicità di questo progetto - che prende spunto da una proposta formativa della Federazione nazionale associazioni scuole di danza - peculiare perché contribuisce al potenziamento delle competenze grazie alla fusione con le altre espressioni artistiche”.

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