Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

“Questa non è Ibiza...” ma la storia di Paolino Bucca, artista della pizza, di origini barcellonesi

Con tenacia e umiltà è diventato famoso in tutto il mondo. È lui il protagonista del video realizzato dai The Kolors per lanciare la canzone “Italodisco” nel mercato statunitense

«Penso che capiti una volta nella vita fare un video con i Kolors con la canzone Italodisco per il mercato statunitense». Il barcellonese Paolino Bucca, classe 1959, vero re della pizzeria acrobatica, è il protagonista del video dei The Kolors e della versione inglese di Italodisco. E quindi oltreoceano non è sbarcato solo il tormentone dell'estate 2023 e il motivetto “questa non è Ibiza” , ma anche un po’ di maestria sicula.

Le origini

Chi è Paolino Bucca? «Sono originario di Barcellona Pozzo di Gotto – racconta –, avevamo una segheria di famiglia, producevamo cassette di legno per la frutta e servivamo non solo la nostra Regione, anche Calabria, Campania e Puglia, ma un giorno purtroppo andò completamente distrutta. Non ci perdemmo d'animo e, considerando che il sito si trovava sul mare, decidemmo di aprire una pizzeria. Attività completamente diversa». Paolino, però, aveva un grande desiderio: imparare dai migliori trovando nuovi maestri: «Con tanta caparbia mi iscrissi – continua – nel '95 a un corso di pizza a Caorle: conobbi le farine, cominciai a impastare e subito dopo mi innamorai dell'acrobatica». Il nostro concittadino capì però che la nostra terra gli calzava troppo stretta e così esplorò prima il Trentino e poi il lago di Garda: «Adesso ho una pizzeria a Nerviano e una in Portogallo. Ho formato l'Accademia del gusto gluten free, con i miei colleghi Nicolò Angileri di Marsala e Salvatore Bucolo di Merì, e con la nostra farina soddisfiamo il bisogno di chi è intollerante. Dando vita a pane, pizza e dolci. E facciamo anche dei corsi creando ponti e connessioni. Anche con Messina, considerando che Carmelo Guarnera è un nostro istruttore. Con lui ho formato anche il primo team di pizzaioli acrobatici».

Il pizzaiolo giramondo

Il pizzaiolo si è meritato anche l'appellativo di giramondo: é andato perfino in Brasile e tante televisioni lo hanno chiamato per ospitarlo perché erano affascinati dal modo italiano di fare la pizza e con uno spot sulla birra è approdato pure in Giappone: «Insomma, stare sotto i riflettori mi è capitato, ma quella del video di Stash e dei The Kolors è stata una grande sorpresa – ricorda ancora emozionato il maestro Bucca – mi ha chiamato un'agenzia per dirmi se volevo partecipare a questa avventura mettendomi i baffi. Siamo andati al Politecnico di Milano e lo abbiamo girato ma non pensavo che nel video sarei stato l'unico protagonista. Pensavo che apparisse un brevissimo frame. E alla fine sono approdato ovunque: qui perfino al Tg2 e di sicuro in tutto il mondo considerando che la canzone, orecchiabilissima anche in inglese ha già fatto un boom di ascolti e incetta di like».

Occhi sempre puntati a casa

Il pizzaiolo acrobata che negli anni ha vinto vari titoli e ha formato un team tricolore dei pizzaioli acrobatici con cui organizza esibizioni a manifestazioni e fiere ha sempre gli occhi puntati vero casa, dove torna molto spesso. «In questi anni ho collezionato molte belle esperienze, come il Jova Beach Party, dove ho sfornato tantissime pizze per i vip presenti al concerto di Jovanotti e sicuramente le aspettative non sono state deluse. Il mio grande amore resta però anche la formazione e a ottobre verrò a Mongiovi a fare un corso di pizza . E a breve aprirò una società con i forni del Saraceno di Ravanusa. Faremo consulenza e non solo per chi è del settore o vuole avvicinarsi a questo mondo».

Il consiglio

E ai giovani consiglia di osare e portare avanti le tradizioni che rendono grande il nostro Paese: «Il mio consiglio è di dare sempre il massimo e di imparare sempre dai migliori. Come ho fatto io. Che appena ho capito che la mia terra non offriva nulla per migliorarsi non ci ho pensato troppo e ho fatto i bagagli. Facendo acrobazie in tutti i sensi. Ma anche per queste serve grande allenamento e quando ho iniziato io non c'erano i tutorial su internet. In ogni caso per fortuna – conclude sorridendo – oggi chi vuole imparare può trovare sicuramente una realtà assai diversa. Fare questo mestiere è sicuramente faticoso ma alla fine se si fa tutto con amore le soddisfazioni arriveranno»

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia