Un momento di grande coralità per la chiesa messinese, unita e pronta a rilanciarsi attraverso un dialogo e una conoscenza proficua della comunità messinese, rinsaldando quel rapporto di paternità con l’arcivescovo, pastore e guida amorevole. Con la celebrazione di questa sera in Cattedrale ha preso il via la Visita Pastorale indetta da mons. Giovanni Accolla il 3 giugno scorso su tutto il territorio diocesano e si concluderà nel 2025, alla vigilia del Giubileo; l’evento si colloca nel contesto del cammino sinodale della Chiesa universale.
“Un tesoro in vasi di creta”, espressione tratta dalla seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi, è il titolo scelto dall’arcivescovo per questo itinerario che coinvolgerà sacerdoti, diaconi, consacrate e consacrati, aggregazioni laicali e fedeli; un evento straordinario, che segna l’incontro del pastore con il suo popolo, regolato giuridicamente dal Codice di Diritto Canonico. Oltre duemila persone presenti - i parroci delle 247 parrocchie diocesane, i religiosi e le religiose, i fedeli delle comunità, le massime autorità civili e militari, una nutrita rappresentanza delle comunità scolastiche, i giovani del seminario, i membri delle aggregazioni laicali, il coro diocesano animato da Nazzareno De Benedetto e don Giovanni Lombardo, i volontari del Nucleo diocesano di Protezione civile - in Cattedrale, con le quali mons. Accolla ha condiviso l’impegno che li vedrà coinvolti nei prossimi due anni: “Aiutatemi a vivere questo tempo come opportunità di penitenza e conversione, accompagnatemi con la preghiera per essere insieme a voi testimone e pellegrino di speranza.
Siamo chiamati ad accrescere la capacità di vedere con il cuore, condividere, dialogare, camminare insieme, tutte cose impossibili se sostenute da false identità” ha detto il presule, ribadendo che la Visita pastorale “dev’essere un momento di grazia per valorizzare l’identità cristiana confermando la capacità di essere comunità che prega, sa chiedere perdono, riconciliare e intercedere, non giudica ma si fa carico della fragilità del prossimo”. Mons. Accolla ha spiegato che nel corso della Visita che interesserà le Unità Pastorali - formate dalle singole parrocchie e dalle realtà sociali che insistono sul territorio (santuari, case religiose, case di riposo, strutture sociosanitarie, di accoglienza e di solidarietà, fabbriche, attività produttive e commerciali, strutture ricettive, carceri) - ciascuna per la durata di una settimana (dal martedì al lunedì della settimana successiva), l’attenzione sarà rivolta non solo alla dimensione spirituale e pastorale (attraverso una revisione e conferma delle azioni di culto, carità ed evangelizzazione), ma anche alla verifica delle strutture e del ricco patrimonio artistico culturale e alla valorizzazione degli organismi di partecipazione alla vita pastorale (consiglio pastorale e consiglio affari economici) e alla pastorale vocazionale fondata non sul proselitismo, ma sulla sincera orientamento a modelli di vita consacrata autentici.
Ad affiancare l’arcivescovo nella Visita saranno il suo ausiliare Cesare Di Pietro, i sacerdoti Santi Ammendolia (moderatore di Curia) e Roberto Romeo (referente diocesano per il Sinodo) - presenti ieri insieme al direttore dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali mons. Giò Tavilla - nel ruolo di coordinatori e di convisitatori, insieme ai confratelli Pietro Aliquò cancelliere arcivescovile, i direttori degli Uffici diocesani beni ecclesiastici ed edilizia di culto, amministrativo e liturgico, i vicari episcopali e foranei, i direttori degli Uffici e dei Servizi pastorali e i sacerdoti dell’equipe diocesana per il Sinodo. Si comincia sabato prossimo 23 settembre nelle comunità di Savoca, Forza D’Agrò S. Alessio Siculo; dal 30 settembre al 2 ottobre toccherà all’Unità di Messina Faro (comunità delle Masse, Spartà e Acqualadroni).
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