Una mano che regge e custodisce il cuore raccogliendo, battito dopo battito, gioie e dolori, ansie e speranze di un'umanità che insieme a Maria continua a percorrere le strade della vita. È questo il simbolo della comunità di Villaggio Padre Annibale a Bordonaro, che il parroco don Giuseppe Di Stefano ha ideato e fatto disegnare sui paramenti sacri e le magliette di fedeli e operatori pastorali; un segno di appartenenza e di quel legame più forte di tutto.
Al grido di “Viva Maria”, ieri pomeriggio, il simulacro della Madonna delle Lacrime è tornato a sfilare per le vie del villaggio, tra fazzoletti bianchi sventolanti e le note festose della banda “Santa Cecilia” di Santo Stefano Medio. Retta sulle spalle dai portatori, il simulacro ha fatto sosta sotto i balconi degli ammalati, che con il cuore si sono uniti al corteo, affidando a Maria preghiere di intercessione. Rinascere, trasformando la sofferenza in esperienza di riscatto è possibile: lo sanno bene gli abitanti del posto; per loro questa processione è un momento che suggella il cammino di fede e devozione intrapreso cinque anni fa, quando è arrivato fra loro don Giuseppe, un prete di strada rivoluzionario, capace di restituire la fiducia che sembrava ormai persa.
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