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L'incanto dei fuochi sul mare, alle Eolie spettacolo di luci e devozione per celebrare San Bartolomeo

L’incanto dei fuochi d’artificio sul mare, la devozione dei fedeli sulle imbarcazioni che suonavano gioiose, attratti dai colori di una tradizione che sugella il legame con san Bartolomeo apostolo, la benedizione dell’arcivescovo ai pescatori, ai diportisti appassionati di mare e barche, agli equipaggi degli aliscafi e delle navi, alle Forze dell’Ordine che garantiscono la sicurezza della navigazione. Si è conclusa così a Lipari la lunga giornata di festa in onore di san Bartolomeo apostolo, patrono e protettore delle isole Eolie.

Dal balcone sul mare di Casa Santa Marta - annessa alla Cattedrale - mons. Giovanni Accolla, insieme al suo ausiliare Cesare Di Pietro e a mons. Anthony Randazzo vescovo di Broken Bray e presidente della Federazione delle Conferenze dei vescovi dell’Oceania, ha voluto stringere nel suo abbraccio paterno la comunità radunata a mare e a terra, nella piazza di Marina Corta: “Immerso nell’incanto della natura, il nostro animo non può che aprirsi alla gratitudine e alla lode per gli innumerevoli doni di cui ha voluto colmarci il Signore, primo tra tutti quello della fede giunto a questi nostri lidi proprio attraverso il mare. Come ci tramanda la tradizione, è su queste spiagge che i nostri avi accolsero le spoglie di san Bartolomeo, lasciandoci in eredità non solo il suo amorevole patrocinio ma anche i più bei valori umani e cristiani, tra i quali accoglienza, solidarietà, generosità, impegno a favore dei più deboli, custodia e salvaguardia del Creato. Vorrei augurare a ciascuno di voi che il mare che solcate possa essere occasione propizia per incontrare il volto di Dio e riscoprire la bellezza della fede cristiana che l’apostolo Bartolomeo ha testimoniato con il dono della vita. Nel vostro navigare possiate sempre avvertire la presenza di Cristo che mai abbandona la barca della nostra vita e ci spinge ad andare verso gli altri e a soccorrere quanti si trovano in necessità. Desidero infine rivolgere un particolare pensiero a tutti coloro che hanno perso la vita in mare e ai tanti fratelli e sorelle che ancora oggi rischiano la vita su imbarcazioni di fortuna alla ricerca di un futuro migliore”.

Prima dell’inizio dei fuochi, l’arcivescovo ha concluso il suo discorso con la preghiera di benedizione: “Ti ringraziamo Padre per queste isole che con la loro bellezza riconducono il pensiero a te, autore di ogni bellezza…Ti preghiamo di benedire queste imbarcazioni e tutte le persone che navigano, vivono e operano in mare. Benedici quanti s’impegnano a tutelare la sua integrità, fonte di vita per quanti le abitano e luogo di sereno godimento per coloro che qui approdano per ammirare le meraviglie del Creato. Tu che vegli sulle sorti dell’uomo e dell’universo, tieni lontane da queste imbarcazioni avversità e tempeste, preserva incolumi passeggeri e marinai perché possano navigare felicemente e giungere al porto desiderato”.

 

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