Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Borghi dei Tesori a Tripi, Frazzanò, San Piero Patti, Alcara Li Fusi e Mirto

Scoprire gli ori degli antichi Siculi o raggiungere un monastero basiliano, osservare da vicino i grifoni, visitare un convento e un misterioso Cristo Nero. Sono cinque i piccoli comuni dei Nebrodi pronti a partecipare alla terza edizione che si apre sabato 26 agosto e andrà avanti per tre weekend, fino al 10 settembre

Tripi (Messina, Sicilia)

Nascosti nel verde di boschi fittissimi, tra leggende, storie di eremiti e tesori bizantini, città dimenticate, uccelli rapaci, rupi e dirupi. Sono cinque i piccoli comuni dei Nebrodi pronti a partecipare alla terza edizione dei Borghi dei Tesori che si apre domani (sabato 26 agosto) e andrà avanti per tre weekend, fino al 10 settembre. Il festival, organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori con IGT, accoglie il debutto della minuscola Tripi, che si unisce a Frazzanò, San Piero Patti, Alcara Li Fusi e – dal prossimo weekend, 2 e 3 settembre, anche a Mirto.

New entry di quest’anno, dunque, è Tripi, un paese piccino ma con una ricchezza immensa: si sta infatti portando alla luce l’antica Abakainon, la misteriosa città fondata dai siculi e (sabato 2 settembre) si potrà anche seguire lo scavo e far domande agli archeologi. Il tesoro ritrovato nella necropoli di Cardusa è invece esposto nel piccolo museo-gioiello “Santi Furnari” che tra i più innovativi nell’Isola: gli ori dei siculi, collane, bracciali, monete in oro, scintillano nelle bacheche, ma si potrà anche partecipare a una visita guidate con pietanze a tema greco. Il borgo è punteggiato dai murales che Ligama, su incarico del Comune, ha dedicato all’antica città sicula. Si potrà anche andar per antichi palmenti – su queste montagne sono moltissimi – oppure, solo per questo weekend con Ascosi Lasciti, visitare il vicino Borgo Schisina, il più grande tra i sette villaggi edificati dalla Regione Siciliana nel 1950 seguendo i progetti dell’ ERAS (Ente per la Riforma agraria in Sicilia). Non fu mai abitato ed è una vera ghost town. Domenica alle 19 nella chiesa di San Vincenzo Martire, Edoardo Siravo sarà il capitano Achab nel Moby Dick adattato da Massimo Vincenzi. In collaborazione con il Teatro Biondo.

Frazzanò, oltre al bellissimo monastero basiliano di San Filippo Fragalà – che è uno spettacolo, immerso in un ambiente incontaminato, silenzioso, straordinario - , apre Palazzo Fragale, nel cuore del centro storico, un gioiello che presto rinascerà diventando la biblioteca storica e museo del borgo. Ma è tutto il borgo di Frazzanò ad essere un tesoro da scoprire, e lo si potrà fare durante una passeggiata guidata tra i vicoli del paese, ascoltando leggende di santi e regine.

Dopo il debutto dell’anno scorso, torna Alcara Li Fusi, con le sue chiese antichissime che nascondono tesori inaspettati. C’è l’Annunziata con l’Annunciazione in telacolla del XVI secolo;  San Pantaleone con l’organo seicentesco, tra i più antichi della Sicilia oppure il museo di arte sacra, con un particolarissimo Cristo in cera col costato aperto e gli organi interni visibili. Vi parleranno dell’eremita anacoreta Nicolò Politi, che visse nel Monastero basiliano di santa Maria di Rogato dove ancora oggi sopravvive un affresco medievale della Dormitio Virginis.  E ovviamente non si può lasciare Alcara Li Fusi senza aver visto da vicino i grifoni, l’unica colonia di rapaci esistente nell’isola. Domenica alle 19 in piazza Politi, Sacro e Natura, Incontri con l’irreale, performance di teatro danza pensata da Emilia Guarino che la interpreta al fianco di Benedetto Basile, dove il corpo della danzatrice si lega a suoni minimali come soffi e respiri. Produzione Curva Minore.

San Piero Patti è un borgo molto particolare, anche perché qui ci si muove tra  tradizioni e antichi mestieri di un borgo, dove è diffuso ancora lo stranissimo dialetto gallo-italico. Nella chiesa di Santa Maria ecco il misterioso Cristo nero; ma si visiteranno sia il museo antropologico dove sono ricostruite le botteghe dei mestieri di una volta, mentre oggetti e pezzi d’arte di artigianato artistico contemporaneo, sono visibili al Castello. Aprono le porte nel cinquecentesco convento dei Carmelitani Calzati, anche i laboratori dove si tramanda l’antica arte della tessitura di fibre naturali, spiegato ai visitatori con l’uso di un telaio originale; vi si tessono fibre naturali come il lino, la canapa, il cotone, la lana di pecora e di alpaca. Ma ci sono anche laboratori di stagnini, pirografi, cestai. Si potrà partecipare alla passeggiata all’antico palmento rupestre, assorbita dal canto delle Ciavole, oppure visitare l’antico quartiere arabite assaggiando prodotti tipici. Il 9 settembre andrà in scena Francesco e il sultano, monologo di Ugo Giacomazzi sulla figura di San Francesco.

Torna infine in Borghi dei Tesori anche Mirto, ma si dovrà aspettare il prossimo weekend.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia