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La storia del messinese Billy, liceale-artista oltre lo steccato dell’autismo: si diploma col massimo dei voti al “Basile”

William Francesco Davì proseguirà adesso il percorso di studi all’Accademia delle Belle Arti. Ha già realizzato la prima mostra personale composta da 35 opere

«Da piccolo mi annoiavo, così ho iniziato a disegnare pupazzi che poi sono diventati personaggi e storie di fantasia». Si spiega così il talento di William Francesco Davì, per tutti Billy, che ieri al Liceo artistico “Ernesto Basile” si è diplomato con il massimo dei voti, abbattendo lo steccato dell’autismo. Studente italo-americano con disturbo dello spettro autistico di grado intermedio, ha sostenuto un esame brillante, ottenendo un punteggio di 100/100 e il plauso dei professori. Il passo successivo sarà l'Accademia delle Belle Arti che lo sta già aspettando. Dotato di uno spiccato talento artistico, ha già realizzato la sua prima mostra personale e tante altre sono in cantiere, dopo il diploma in indirizzo grafico-pittorico conseguito ieri.
È uno dei primi diplomati centisti eccellenti già ufficiali. Ad accompagnarlo in questo suo percorso di studio e formazione, il professore di Discipline grafiche e pittoriche Fabio Di Bella, un mentore che lo ha seguito dal primo anno del Liceo, intuendone subito l'enorme potenziale: «Ho sempre creduto nelle capacità di Billy – ha detto commosso alla fine dell’esame – e i fatti mi hanno dato ragione. Il mio obiettivo è di portarlo avanti come artista. Dopo il debutto fortunato a Messina, prossimamente porteremo la sua mostra composta da ben trentacinque opere anche a Taormina, andremo alla Biennale di Salerno e in Colombia. Non era mai successo. Vogliamo che si realizzi un padiglione delle pari opportunità alla Biennale di Venezia e ci stiamo lavorando insieme all’amministrazione comunale e all’assessore Finocchiaro, per consentire la partecipazione a tutti gli artisti speciali come Billy, così da avere una Biennale senza più barriere. All’inizio era molto geloso delle sue opere».

Un progetto condiviso con papà Filippo, ieri emozionato quanto lui e che lo ha sempre sostenuto con fierezza. «Non ho mai interferito nelle sue scelte. È un ragazzo sveglio e con tanti interessi. Con la scuola non mi ha dato problemi. Era ancora un bambino quando siamo partiti dalla Florida per tornare in Sicilia insieme al fratello minore Allen, pure lui autistico ma con caratteristiche differenti». Il tema della sua tesina, “La follia: quel lato oscuro della ragione”, preparata accuratamente con la docente di sostegno Serena Grazia De Francesco, che lo ha seguito in quasi tutto il ciclo delle Superiori, come anche l’assistente alla comunicazione Agata Spanò e la tirocinante Valeria Lisuzzo, nell’ultimo anno. Gli argomenti sono trattati con assoluta padronanza e disinvoltura da Billy, il quale ha spaziato da Pirandello al nazifascismo di Mussolini e Hitler parlando della Seconda guerra mondiale, il filosofo Kierkegaard, Oscar Wilde. Un colloquio scorrevole e pieno di riflessioni personali, in grado di polarizzare, per quasi un’ora, l’attenzione della commissione d’esame composta dalla presidente Lea Natalotto, dai membri interni Fabio Di Bella, Marina Pagliaro e Antonella Oteri e dagli esterni Carolina Gaglione, Sergio Cardillo, Enza Lo Presti.
A condividere la gioia del diploma, le due compagne di classe Adriana Cosenza, che ha sostenuto l’esame prima di lui e proseguirà con gli studi universitari a indirizzo artistico, e l’inseparabile Marilina Lo Presti anche lei centista con lode. «Sono stati anni fantastici nella nostra classe con Billy – raccontano – è stato un compagno eccezionale. Abbiamo legato subito, non si poteva rimanere indifferenti alla sua simpatia».

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