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Giulia, la messinese responsabile del cerimoniale del PalaExpo di Roma

Storica dell’Arte, cura le relazioni istituzionali del prestigioso Ente

Giulia Vermiglia

È la messinese Giulia Vermiglia, storica dell’Arte, a curare il Cerimoniale e le Relazioni istituzionali dell’Azienda speciale PalaExpo, prestigioso ente culturale del Comune di Roma. «Svolgo un lavoro più di relazioni e di rapporti con le istituzioni che culturale “strictu sensu”, ma sempre in ambito museale che mi da la possibilità di interfacciarmi con i Cerimoniali di capi di Stato, di regnanti, di esponenti delle più alte cariche dello Stato, di grandi vertici della Finanza», rileva la giovane peloritana. «Sono certamente molto fortunata a lavorare nella cultura, sia perché ho messo a frutto il mio percorso di studi e di formazione, sia perché vivo delle emozioni che non sono riservate a tutti. Raggiungere la propria scrivania ogni mattina avendo avuto negli anni la possibilità di trovarsi da soli davanti ad un capolavoro di Caravaggio, di Frida Kahlo, di Guido Reni, o ad una foto epocale quale “Il Bacio dell'Hotel de Ville” di Doisneau, ai disegni preparatori della Disney Pixar, o alle 3 statuette Oscar di Carlo Rambaldi, il creatore di ET, ai gioielli di Bulgari, o ai mobiles di Calder è un privilegio non concesso a tutti», evidenzia.
Figlia di due professori, allieva della scuola di danza classica dell’Accademia di Messina, Giulia Vermiglia si è formata al liceo La Farina. «Mi sono appassionata alla Storia dell’Arte grazie alla professoressa Anita Russo Morici, una donna unica e una docente preziosa». Segue la laurea in Lettere all’Ateneo peloritano: la tesi riguardava l’architettura romana delle “villae” rustiche britanniche. Dopo l’Erasmus alla Northumbria University di Newcastle upon Tyne, e la borsa di studio “Bonino-Pulejo”, ha effettuato ricerche al dipartimento di Antichità celtiche della Scuola di specializzazione in Archeologia dell’Università di Bologna. Sempre a Bologna si è specializzata in Psicologia dell’Arte con una tesi su Tamara de Lempicka.
Durante la sua attività professionale, tanti i personaggi della cultura, i vip, le autorità incontrate: «Amo sfogliare il libro delle firme raccolte in questi anni alle Scuderie del Quirinale e al Palazzo delle Esposizioni in occasioni di mostre imperdibili e meravigliose. Da Draghi a Mattarella, da Napolitano a Barroso, dai premi Oscar Woody Allen e Sofia Loren ai premi Nobel Seamus Heany a Avram Hershko, da molti sindaci di Roma a molti ministri…”. Tra gli eventi memorabili, anche la storica mostra su Antonello da Messina del 2006 alle Scuderie del Quirinale.
Messina rimane, sullo sfondo, tra passato e presente. «Sono orgogliosa del nostro bellissimo Museo che vanta Antonello e Caravaggio, sono ammaliata dalle bellezze naturalistiche con la riserva dello Ziriò e i Colli Sarrizzo, riconosco la fortuna di questa città di trovarsi tra monti e mare e di godere di una vista incantevole. Sono molto affascinata dalla sua Storia, quella nota a tutti, e quella meno nota, quella degli aneddoti che mia nonna raccontava, della bellezza dei palazzi nobiliari, dell’antico Chalet a mare, dove c’era un vecchio di nome Cammaroto all’ingresso che nella mia immaginazione era come Mangiafuoco di Pinocchio. Storie del terremoto del 1908 che lei stessa aveva vissuto e raccontava».

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