È una giovane messinese la nuova responsabile di uno dei Musei francesi legati alla Storia della Moda, autentico simbolo del costume contemporaneo. Stiamo parlando di Serena Bucalo, da anni attiva in Francia. «Dallo scorso 3 ottobre occupo il posto di responsabile delle collezioni patrimoniali del Musée Yves Saint Laurent di Parigi. Questo Museo espone le opere del creatore di moda Yves Saint Laurent ed è situato nella storica Casa di moda del 5 avenue Marceau, nel XVI arrondissement. Creato nel 2017, fortemente voluto da Pierre Bergé, il Museo ospita mostre retrospettive e mostre temporanee tematiche, presentando la ricca collezione della Fondazione Pierre Bergé et Yves Saint Laurent», rivela la Bucalo, che avrà il compito di gestire uno straordinario patrimonio.
Sarà infatti responsabile del Dipartimento di conservazione che ha come missione lo studio, l’inventario e la valorizzazione delle collezioni, attraverso mostre e pubblicazioni. Le collezioni del Museo sono davvero rilevanti, costituite da 6000 oggetti tessili di “haute couture”, 2600 di “prêt-à-porter”, 19mila oggetti (tele, accessori, gioielli), più di 80mila opere grafiche, di cui 55mila schizzi di moda, e un fondo documentario di più di 130mila fotografie e 50mila archivi stampa.
Serena Bucalo si è formata nella nostra città, prima di avviarsi a studi di specializzazione di rilievo: «Ho studiato al liceo classico Maurolico, in seguito all’Università di Lettere di Messina, dove ho intrapreso degli studi di Storia dell’Arte e Archeologia classica. Nel 2009 sono stata ammessa all’Ecole du Louvre, prestigiosa scuola di Museologia, dove ho frequentato un primo master in Museografia con tesi in Conservazione preventiva, poi un secondo con tesi sui dispositivi di presentazione museale. Finiti gli studi ho avuto la fortuna di cominciare subito a lavorare, dapprima al “Musée de l’Armée aux Invalides”, in seguito al “Musée d’arts décoratifs” in cui mi sono specializzata sulle arti decorative del XX secolo».
Dal 2013 ha occupato il posto di conservatrice alla Fondazione “Giacometti” di Parigi, dove ha curato diverse pubblicazioni sull’artista, partecipando all’apertura dell’Istituto Giacometti; ha presentato come commissaria molte mostre in Francia e all’estero (Gallerie d’Arte Moderna di Milano, Museo Mohammed VI d’arte Moderna di Rabat in Marocco, Galleria Nazionale di Praga, Museo d’arte moderna di Seattle). Come commissaria ha curato anche diverse mostre tematiche dedicate agli scritti di Jean Genet, alle letture surrealiste di Sade, al poeta André Breton, al fotografo Peter Lindbergh; ha co-organizzato la mostra Picasso-Giacometti al “Musée national Picasso-Paris”, alla “Fire Station” di Doha in Qatar e al “Museum Voorlinden” di Wassenaar nei Paesi Bassi.
Messina rimane sempre un punto di riferimento: «Sono tanto legata, ci sono nata e cresciuta e ho ancora tutti i miei affetti, la mia famiglia e i miei amici d’infanzia. Messina manca, manca tanto, la gente prima di tutto, il mare e l’aria che si respira. Il mio quartiere, sono cresciuta in centro, passando la mia infanzia nel negozio che la mia famiglia aveva lì. Purtroppo non ho mai avuto la possibilità di lavorarci, ma il mio sogno nel cassetto sarebbe di poter fare giorno una mostra nella mia città, ne sarei tanto fiera».
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