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Messina, Lucio e il suo clarinetto: dalla banda a Bordonaro all’Opera Royal di Liegi

La parabola ascendente di Brancati

Lucio Brancati

Tradizione, talento e un amore sconfinato per la musica: è così che il sogno di Lucio Brancati, musicista 28enne originario di Bordonaro, è divenuto realtà. Era ancora un bambino quando alla festa “ du Pagghiaru” rimase incantato dal suono del clarinetto, un vero “colpo di fulmine” per quello strumento “con un’anima speciale”. E proprio nella banda “Giuseppe Verdi” che la storia professionale di Lucio prende forma.
La sua prima uscita fu alla processione dell’Immacolata sul viale Boccetta nel 2003, diretto dal grande maestro Giuseppe Mangano. «Sono stato il suo ultimo allievo; da lui ho imparato il solfeggio attraverso il metodo musicale Pasquale Bona», racconta. A 11 anni inizia a studiare clarinetto al Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina sotto la preziosa guida del prof. Carmelo Crisafulli; subito dopo il diploma si trasferisce a Roma, e successivamente a Ginevra, per perfezionare il suo percorso con i maestri Calogero Palermo (primo clarinetto alla Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam) e Romain Guyot, conseguendo due Master of Arts-Concert e Orchestra alla Haute École de Musique. Tanti i concorsi vinti, i riconoscimenti e le prestigiose formazioni con cui ha girato l’Europa e il mondo (Orchestre de la Suisse Romande, World Youth Orchestra, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestre National de Montpellier, Transilvania Philharmonic Orchestra, Orchestra Sinfonia di Kiev).

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