Nell’ultimo anno pre-pandemia, il 2019, lo Sbarco di Don Giovanni d’Austria fu davvero... Spettacolare. Qualcuno lo ha definito «il più bel Corteo storico-navale del Mediterraneo». I numeri difficilmente mentono: 200 tra attori e figuranti, 12 gruppi storici italiani, 32 delegati provenienti dalle città “gemellate” di Spagna, Grecia, Italia e Germania; 30 imbarcazioni istituzionali e delle marinerie della riviera di Messina e di Catona; 40 partner tra associazioni e istituzioni; 30 patrocini tra cui quello del ministero dei Beni culturali e del Turismo, del ministero della Difesa, dei Comandi generali di Marina Militare, Carabinieri, Gdf, Vigili del fuoco e delle Capitanerie di porto, oltre che di Comune, Città metropolitana, Autorità portuale, Questura, Arsenale, Camera di Commercio, Teatro Vittorio Emanuele, Biblioteca regionale. E poi, gli effetti sull’indotto con B&B, alberghi e ristoranti pieni.
Cifre e numeri che erano stati resi pubblici da Enzo Caruso, una delle “anime” di questa manifestazione che sabato prossimo celebrerà il suo quattordicesimo anno, il primo della ripresa dopo i due anni di stop causati dal Covid. E oggi Caruso, che è assessore alla Cultura e al Turismo, presenterà l’evento, insieme con il presidente dell’associazione Aurora, Fortunato Manti, nel corso di una conferenza stampa convocata per le 10, nel salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.
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