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"MeCampus", alla Battisti-Foscolo un polo per i disturbi dell'apprendimento

Privato e pubblico assieme con un unico obiettivo: migliorare il livello di assistenza offerta ai ragazzi “speciali” con disturbi dell' apprendimento. Si punta ad affiancare ai ragazzi e alle loro famiglie, che costituiranno parte integrante, docenti, psicologi, pedagogisti, insegnanti di sostegno, ma per un tempo più lungo e con obiettivi specifici. E con questo spirito che è stato siglato un protocollo d’intesa storico e unico. A firmarlo il provveditore Stello Vadalà, il presidente del Dismed Ets, (centro studi per le disabilità del Mediterraneo) Filippo Livio, e la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Battisti Foscolo Alessandra Minniti.

Il traguardo finale: la creazione di un polo socio assistenziale di educazione scolastica che coinvolga un range di età evolutiva che va dai 5 ai 14 anni. Un’attenzione particolare sarà rivolta all' attività pedagogica, al parent training, al supporto psicologico per i genitori ed alle attività di mediazione che prevedono un aiuto alle famiglie nell’affrontare il rapporto con i loro figli speciali. Il Dismed promuove e realizza da anni sperimentazioni, ricerche metodologie di azione progetti finalizzati alla prevenzione e alla cura nell’età evolutiva dei disturbi dell’apprendimento e del comportamento.

Un’ equipe multidisciplinare che opererà all’interno della scuola Battisti Foscolo che diventerà sede del polo MECAMPUS punterà a potenziare la crescita dei bambini. Il progetto si finanzierà attraverso la partecipazione a bandi che prevedono finanziamenti e cofinanziamenti provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Dismed stabilirà i criteri per selezionare i minori da inserire nel percorso progettuale e organizzerà in sintonia con il Sistema sanitario nazionale, calendario e attività da espletare. A coordinare le azioni progettuali la professoressa Rosa Azzarelli dell' ufficio scolastico provinciale, il professore Samuele Granei dell' istituto comprensivo Battisti Foscolo, il direttore generale del Dismed Ets Vincenzo Farruggio.

“MECAMPUS”, un progetto rivolto ai ragazzi tra i 5 e i 14 anni

Il progetto “Mecampus” è rivolto prevalentemente ai minori in difficoltà tra i 5 ed i 14 anni con problemi di apprendimento. Previsto un trattamento riabilitativo dinamico attraverso un tempo più rispettoso delle esigenze dello studente (90 minuti) ricorrendo all’impiego di una didattica interattiva e stimolante per chi manifesta difficoltà di concentrazione, puntando ad una promozione dell’autonomia e della relazione cooperativa con i pari, attraverso attività di collaborazione in piccoli gruppi. Tutte le attività sono pensate per supportare il minore nelle sue difficoltà fornendo gli strumenti più appropriati per superarle potenziando le proprie abilità, in questo modo non soltanto si aiuterà il minore ad affrontare e superare i propri limiti lavorando sulla propria autostima e senso dell’autoefficacia, aspetto che spesso risulta deficitario in particolar modo negli adolescenti soprattutto con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. La giornata del minore avrà inizio alle 14:15 con lo svolgimento di attività all’interno di tre differenti stanze didattiche, all’interno di ognuna delle quali trascorrerà 30 minuti, svolgendo compiti basati sul potenziamento di: abilità di velocità e correttezza della lettura; abilità ortografiche di scrittura per migliorare la qualità del gesto grafico; comprensione e strutturazione dei testi scritti; abilità di calcolo per aumentare la velocità e diminuire gli errori; capacità di elaborazione e strutturazione delle mappe concettuali, grazie all’utilizzo di software specifici che permetteranno allo studente una maggiore flessibilità ed una migliore resa, riducendo i tempi esecutivi e potenziando la capacità associativa stimolando la memoria visiva. Il minore verrà poi coinvolto, per un tempo di 45 minuti, in attività stimolanti all’interno di un laboratorio di lingua straniera con un insegnante di madrelingua che potenzierà la capacità di dialogo e comprensione, considerate le evidenti difficoltà. La giornata si concluderà in attività sportive e giochi di squadra per 60 minuti. Le attività saranno suddivise, nella stanza delle lettere, stanza dedicata ai numeri, laboratorio di lingua inglese ed attività sportive di squadra. Rispetto al livello della programmazione e della progettazione, oltre al forte coinvolgimento della rete scolastica territoriale e dei diversi professionisti che operano nel settore, Mecampus evidenzia un’attenzione particolare per la fascia dei minori d’età e delle loro famiglie, coinvolgendoli sia nella gestione che nella strutturazione degli interventi e dei servizi integrati. Elaborare progetti ed esplicitarli condividendoli con i soggetti interessati assume un’importanza centrale, in quanto rende chiari gli obiettivi di Mecampus e costituisce il presupposto per evitare interventi unicamente assistenziali, definendone le responsabilità e le modalità di collaborazione.
Affinché un progetto riabilitativo possa divenire specifico per quel nucleo familiare e possano così essere attivate le future risorse di ciascun membro, è necessario quindi che la famiglia diventi parte attiva del progetto stesso.
Lavorare secondo le modalità descritte richiede un’effettiva integrazione tra famiglie ed operatori, e periodiche verifiche tra gli stessi. La famiglia è una risorsa vitale per il paziente e come tale deve essere supportata e coinvolta secondo un programma mirato che riguardi sia l’aspetto affettivo–emotivo che socio-sanitario e socio-assistenziale. Lo psicologo, parte dell’equipe di riabilitazione, attraverso l’attivazione di percorsi mirati, supporterà la famiglia durante tutto l’iter riabilitativo, per verificare le difficoltà emotive dei familiari e il loro grado di adattamento all’intervento. L’equipe Mecampus avrà cura di coinvolgere i caregiver nei processi decisionali e nel percorso riabilitativo fin dalle prime fasi.

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