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Messina, Heshia e il miracolo che ti trasforma: “Grazie a Santa Rita sono rinato”

Nel giorno in cui si celebra la Santa, il racconto del 24enne egiziano

«I miracoli esistono per chi ci crede per sempre»: lo ha sperimentato Heshia, uno dei ragazzi dell’associazione S. Maria della Strada che “deve” a S. Rita la sua rinascita. Quella del giovane 24 egiziano è una delle tante storie di dolore e speranza: nel 2014, a soli 15 anni lascia la famiglia per fuggire a bordo di un barcone, ma una volta giunto in Italia inizia per lui una lunga “peregrinatio” da una comunità all’altra, di città in città. Il distacco dagli affetti familiari e l’insicurezza lo spingono a sperimentare la fragilità di una vita dissoluta ed è così che si ritrova a “frequentare brutti giri”. Anche a Messina, nonostante le cure della comunità che lo aveva accolto, il destino del giovane sembrava segnato. «Avevo perso ogni speranza di poter vivere un’esistenza dignitosa e mi sono rivolto a S. Rita», racconta Heshia che, pur non essendo cattolico, ha imparato a conoscere la straordinarietà di questa donna osservando i devoti che ogni giorno si raccolgono in preghiera ai suoi piedi, nel santuario di via S. Marta, per implorare grazie.

«Vedere tante persone, anche giovani come me affidarsi alla santa per condividere dolori, paure e speranze, mi ha fatto comprendere il valore della fede al di là della religione che ognuno professa», ci rivela commosso mentre sistema le rose ai piedi della statua e allestisce l’altare tra una messa e l’altra. Sono trascorsi sei anni dall’ultima vicenda che lo ha visto coinvolto: oggi Heshia è un ragazzo “con la testa sulle spalle”, sereno e pronto a rimettersi in gioco; ha imparato l’italiano e sta completando il percorso scolastico. «S. Rita mi ha fatto conoscere Esmeralda», ci confida, una dolcissima ragazza con la quale sogna un futuro. Il rettore, padre Franco Pati, al quale il giovane riconosce il merito di avergli permesso di «comprendere che ci si può sempre rialzare dopo una caduta, con dignità e coraggio», ammette che «ormai Heshia è diventato un punto di riferimento per i fedeli della nostra chiesa».

Tutto è pronto intanto per la processione della Santa, un evento tanto atteso dai messinesi, che torna oggi dopo due anni di stop a causa della pandemia. Vista la grande affluenza di fedeli che si raduneranno nella strada antistante il santuario, è stato interdetto al traffico il tratto di via S. Marta compreso tra piazza Lo Sardo e via S. Paolino fino alle 20 di oggi. Qui saranno celebrate le messe della giornata che si terranno ogni ora dalle 7 alle 11; quella delle 12 sarà preceduta dalla supplica. Alle 17,30 la tradizionale benedizione delle rose e a seguire la processione per le vie limitrofe al santuario della statua di S. Rita intronizzata sulla vara di legno a forma di rosa, disegnata dall’artista Claudio Militti e realizzata dal falegname Giacomo De Salvo con la supervisione del maestro Piero Serboli. Saranno i confrati del SS. Crocifisso e di S. Camillo a portare la vara in processione, accompagnata dal suono della banda “Gaetano Celeste” di Camaro superiore diretta dal maestro Gianluca Sturniolo. Nel corso della giornata saranno distribuiti i panini benedetti, assieme alle marmellate e al miele prodotto dai ragazzi delle case di accoglienza dell’associazione S. Maria della Strada.

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