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Messina, le lettere dei bimbi: «Babbo Natale, regalami un robot così gli dico di uccidere il Covid per sempre...»

Le letterine che sono state recapitate a Poste Italiane

Antonino, il postino che parla con i bimbi

Anche quest’anno nelle letterine natalizie scritte dai bambini si continua a parlare di Covid, si sogna di abbracciarsi presto senza mascherine e di stare «in casa anche in tanti e stretti come prima». Però, rispetto allo scorso Natale, i bimbi tornano a sperare – come tradizione vuole – nella «pace nel mondo e la serenità in famiglia». In molti chiedono anche giocattoli per tornare a giocare in compagnia. Insomma, si leggono barlumi di ritorno alla normalità nelle missive indirizzate a Santa Claus, nonostante per il secondo Natale i bambini siano costretti a convivere con i limiti di questa perdurante emergenza pandemica. Tra le tante missive arrivate in provincia di Messina c’è quella di Fabio. Lui, anche se piccolo, non demorde. E ci riprova quest’anno, visto che Babbo Natale nel 2020 non ha esaudito i suoi desideri. E rilancia, chiedendo più regali, uno dei quali gli servirà per ucciderlo da solo il Virus. «Caro Babbo Natale, spero che riceverai questa mia letterina perché lo scorso anno invece no. Infatti il virus è ancora qui e non ho ricevuto neanche la Play nuova. Quest’anno vorrei un robot tutto per me così gli direi di uccidere il virus per sempre e liberarci tutti dal Covid. Spero che riesci a farlo così io, i miei cugini e i miei compagni possiamo stare insieme e non annoiarci. Me lo puoi regalare il gioco Lego Villains? Ho un cane piccolo che siamo Cory, e gli piacciono gli ossi finti. Grazie. Fabio Tvtb». Sono circa 200mila le letterine in Sicilia, firmate dai bambini di tutte le età e indirizzate tipicamente al Polo Nord, all’attenzione di Babbo Natale e dei suoi elfi, contenenti sogni e desideri variopinti. Antonino, il portalettere per età più “saggio”, ne ha lette e vissute tante nei suoi ben 41 anni di servizio in Poste Italiane. Lui, che per volontariato ama anche vestirsi da Babbo Natale e portare regalini nelle scuole e nelle parrocchie, e che, lavorando tra Brolo, Capo D’orlando e Gioisa Marea, aspetta il Natale con lo stesso entusiasmo di quando era piccolo.

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