Giovedì prossimo, alle 10, presso il sito dell’Area Archeologica di Halaesa Arconidea in contrada Santa Maria della Palate - alla presenza dell’assessore Regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà - verrà sottoscritta la convenzione tra il Parco Archeologico di Tindari, l’Università di Amiens, e il Comune di Tusa per la prosecuzione della campagna di scavi già avviata nella zona del Teatro. L'occasione sarà preziosa anche per siglare l’accordo di gestione integrata tra il Parco Archeologico di Tindari e il Comune di Tusa per una maggiore condivisione nelle azioni di valorizzazione dell’Area Archeologica di Halaesa Arconidea.
La collaborazione si muove nell’ambito delle opportunità previste dal Codice dei Beni Culturali e del paesaggio del 2004 che prevede la possibilità di attivare il massimo coinvolgimento delle realtà locali anche al fine di trovare soluzioni che consentano la massima fruizione del potenziale offerto dal territorio. L'accordo che si andrà a sottoscrivere il 27 maggio pone le condizioni concrete affinché ciascuno possa sentirsi parte responsabile e integrante nel processo di crescita del territorio, a partire dal coinvolgimento delle scuole e degli studenti.
"Ci incontreremo con il Sindaco di Tusa, Luigi Miceli - dice Mimmo Targia, Direttore del Parco archeologico di Tindari - per sottoscrivere il secondo accordo integrato di gestione. Si tratta di proseguire in una buona prassi che "restituisce" il bene culturale al territorio per ampliarne quella centralità rispetto alla progettazione dell’offerta turistico-culturale, che fino ad oggi è mancata. Un accordo che verrà allargato anche agli altri comuni del Parco e che diventa essenziale per costruire momenti di pianificazione strategica condivisi". L'accordo di collaborazione partecipata nella gestione del territorio ha lo scopo di sensibilizzare operatori e cittadini nella valorizzazione e nella migliore utilizzazione del patrimonio regionale
"Continua quella che ho definito come la 'Primavera dell’Archeologia' - sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà - una ripresa, una rinascita degli scavi in tantissimi siti della nostra Isola: un processo virtuoso che passa anche per la collaborazione tra istituzioni e dal coinvolgimento delle università e dei territori. Avere attenzione per l’archeologia vuol dire recuperare la memoria per la nostra storia ed essere consapevoli della nostra identità. Principi, questi, che già dal mio insediamento - evidenzia Samonà - ho cercato di trasmettere ai responsabili dei beni culturali siciliani nella loro azione di gestione"
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