«Gli altri dicono che sono un talento. Ma i siciliani, i miei conterranei, sono davvero consapevoli di quello che siamo capaci di fare con il duro lavoro? Io comunque di sicuro decanto la mia terra, ovunque vado, anche se sono stato costretto ad andare via per mancanza di opportunità». Lo avevamo conosciuto perché nel 2018 ha portato a casa il premio “Domori l'espresso-Ristoranti d'Italia 2018: Le Guide de L'Espresso”, essendo di fatto il miglior pasticcere di quell'anno, ma Giuseppe Amato, sicilianissimo di Gaggi, non si è mai fermato. Ed è stato riconfermato pochi giorni fa tra i migliori “pastry chef” da Gambero rosso.
«Dopo il bel titolo del 2018 ho continuato a girare il mondo - racconta Giuseppe che lavora a fianco di Heinz Beck - e ho ricevuto altri riconoscimenti come quello di miglior pasticcere d' Italia alla “Santa rosa pastry cup nel 2019”, ma cerco di migliorarmi giorno per giorno non montandomi mai la testa. L'idea del libro era già nell'aria da tempo perché una giornalista mi incalzava sempre con la stessa domanda: che ne pensi di mettere tutto su carta?».
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