«Disperdete le mie ceneri nello Stretto di Messina, tra Scilla e Cariddi, lì dove sono nato e vissuto». Il desiderio di Rocco Cataldi, nato nel 1930 e scomparso lo scorso anno, era quello di tornare alle origini perché, pur essendo emigrato in Australia per scelta, non ha mai dimenticato la sua terra. La Calabria dove è nato, ma soprattutto Messina dove ha sposato la sua amata Grazia, sono nati i suoi 4 figli e ha sviluppato la sua attività. «Mio padre era uno dei più bravi ebanisti che c'erano in circolazione - racconta la figlia Pina - e aveva una fabbrica vicino all'ospedale Piemonte che andava molto bene. Un giorno però mio fratello maggiore Francesco ha conosciuto una ragazza australiana e i due sono convolati a nozze. Papà rimase colpito dalla pulizia e dall'ordine che c'erano nella terra dei canguri, e così a 50 anni ha deciso di cambiare completamente vita». I primi periodi servirono per l' assestamento ma le idee erano chiare. Non solo arredare case e negozi ma innestare il “made in Italy”. Dopo appena sei mesi ha creato la “G&R Cataldi and Sons”,che esiste ancora oggi, e quindi emigrò in maniera diversa e in grande stile, portando con sé oltre alla sua famiglia, attrezzi, mobili e tutto quello che era utile al proseguimento della sua attività. Sembrava ringiovanito di colpo e probabilmente era veramente animato da un grande spirito avventuriero. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola.