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Cinque mesi sul filo della morte, il miracolo delle gemelline di Naso

Può essere definito un vero e proprio piccolo miracolo quello avvenuto presso la divisione Utin dell'ospedale di Patti, diretta dalla dottoressa Caterina Cacace. Ieri mattina sono state dimesse due gemelline nate prematuramente il 22 ottobre scorso al sesto mese di gestazione.

Contro ogni statistica e previsione medica Clarissa e Aurora, dopo oltre 150 giorni trascorsi nell'unità di terapia intensiva neonatale, hanno lasciato il nosocomio pattese per andare a casa insieme ai propri genitori Antonio Favazzi Mollica, 30 anni, e Angela Digangi 29 anni.

La coppia, originaria di Naso, ha vissuto quasi cinque mesi tra il centro montano e la struttura ospedaliera pattese pregando ogni giorni affinché le loro bimbe potessero farcela.

Appena nate pesavano appena 600 e 550 grammi con diversi problemi clinici dovuti alla prematurità. Ma le due bimbe hanno dimostrato di essere delle vere guerriere perché, sospinte dall'amore dei propri genitori, hanno lottato contro tutto per superare tutte le difficoltà legate al loro stato di salute. Momenti sicuramente non facili per la giovane coppia che, però, adesso può festeggiare l'arrivo a casa delle proprie bimbe.

«Non sono stati sicuramente momenti facili - hanno raccontato sulla Gazzetta del Sud in edicola -. Milioni di sensazioni sono rincorse in tutto questo tempo partendo da quelle negative dovute alla notizia della nascita prematura delle bimbe agli interventi subiti, alle situazioni critiche così come quando Aurora, a soli venti giorni, ha subìto un delicatissimo intervento al cuore. Oggi non riusciamo a descrivere le emozioni che proviamo. Forse tra qualche giorno riusciremo a metabolizzare tutto questo. Di sicuro siamo orgogliosi delle nostre piccole».

In questa vicenda fondamentale è stato anche il gioco di squadra svolto dalle varie realtà sanitarie. Come, ad esempio, è stato l'intervento al cuore eseguito sulla piccola Aurora dall'equipe medica dell'ospedale “Bambino Gesù” di Taormina.

«Noi siamo emozionati e contenti - ha detto la dottoressa Caterina Cacace - è stato faticoso ed il pensiero di poterle mandare a casa ci ripaga di tutti i sacrifici fatti in questi mesi. È stato un grande lavoro di squadra perché ognuno degli infermieri e dei medici che hanno lavorato lo hanno fatto al massimo».

Adesso Aurora, la più piccola, ha raggiunto i 2,8 Kg e Clarissa con i 4,8 Kg. In buono stato di salute hanno potuto lasciare l'ospedale ed andare per la prima volta a casa per godersi l'affetto dei genitori.

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