Alessandro Arcoraci, classe 1983, da quando aveva 12 anni voleva fare il pasticcere. «Mio nonno era pasticcere, ma è stata mia mamma che mi ha trasmesso questa passione. Infatti, da bambino mi divertivo a fare dolci con lei. Poi quando frequentavo le scuole medie ho cominciato a fare gavetta in un bar rinomato della mia zona».
Dopo una fase di scoramento, il ragazzo ha capito che doveva imparare di più e maturava sempre di più l'idea di andare negli States e di dare gambe ai sogni senza paura. Ha mandato un messaggio al presidente dell'accademia maestri pasticceri italiani, Gary Rulli, scrivendo che voleva avere l' onore di lavorare con lui e che era pronto a farlo anche 25 ore al giorno.
L' iperbole è piaciuta al maestro che dapprima ha dato un' occhiata al profilo Fb del giovane, gli ha chiesto se tutte quelle torte che condivideva erano frutto delle sue mani e infine lo ha invitato a raggiungerlo a San Francisco. «Ho preso il volo all'avventura senza conoscere la lingua e senza sapere cosa mi aspettasse».
A San Francisco ha ricominciato come responsabile e nel frattempo si è iscritto al college. Tempi in cui non c' erano attimi per crogiolarsi: «Dopo 4 anni ho ricevuto una proposta allettante e mi sono spostato a Miami e ho visto materialmente nascere sotto la mia supervisione la pasticceria “Ciuri” che ha fatto il boom. Tanto che si è replicato subito con un secondo locale. Lì quindi sono stato capo-pasticcere e io e mia moglie Marilena, che nel frattempo si era appassionata al mio mondo, abbiamo capito che ero pronto per camminare da solo. Anzi, diciamo che proprio lei mi ha dato la spinta». La coppia quindi ha deciso di investire nella loro terra e di fare ritorno a Patti Marina, dove presto verrà inaugurato il locale chiamato “La fuitina”.
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