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Asp Messina: rivoluzione sanitaria e culturale grazie a 30 milioni di euro dai fondi PR FESR

L’obiettivo è quello di trasformare il sistema sanitario provinciale attraverso interventi infrastrutturali e una spinta verso la digitalizzazione, allineandosi ai principi dell’Unione Europea che considerano la salute pubblica una priorità

La direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina presenterà nei prossimi giorni i progetti finanziati con 30 milioni di euro provenienti dai fondi PR FESR 2021/2027. L’obiettivo è quello di trasformare il sistema sanitario provinciale attraverso interventi infrastrutturali e una spinta verso la digitalizzazione, allineandosi ai principi dell’Unione Europea che considerano la salute pubblica una priorità.

Gli interventi previsti

Il finanziamento, suddiviso in due linee principali, mira a migliorare l’accesso alle cure, rafforzare la resilienza del sistema sanitario e promuovere l’equità nell’assistenza.

La prima linea di finanziamento, pari a oltre 22 milioni di euro, prevede:

  • La realizzazione di un parcheggio con elisuperficie per il Presidio Territoriale di Taormina.
  • La ristrutturazione e il recupero dell’ex ospedale Vaccarella di Milazzo per ospitare la Direzione Strategica e attività formative.
  • La riqualificazione di un immobile a Lipari da destinare a foresteria.
  • Interventi di miglioramento sismico presso i distretti sanitari di Sant’Agata di Militello e Patti.

La seconda linea di finanziamento, pari a 7,3 milioni di euro, sarà destinata a:

  • La creazione di un DEA virtuale, con una rete di teleconsulto e televisita per le emergenze.
  • La ristrutturazione del blocco operatorio dell’ospedale di Milazzo.
  • Il miglioramento del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto.

Il direttore generale Giuseppe Cuccì, insieme ai direttori amministrativo e sanitario Giancarlo Niutta e Giuseppe Ranieri Trimarchi, illustrerà nel dettaglio i progetti. La Direzione Strategica ha sottolineato come questi interventi rappresentino una vera e propria rivoluzione culturale e sanitaria. L’obiettivo non è solo migliorare le infrastrutture e i servizi, ma anche coinvolgere i cittadini rendendoli parte attiva nel loro percorso di salute e benessere.

 

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