Messina

Sabato 18 Gennaio 2025

I No Ponte e la maxi-colletta per pagare il risarcimento

«La recente sentenza del Tribunale delle imprese di Roma, che ha dichiarato inammissibile l’azione inibitoria collettiva promossa da 104 cittadine e cittadini contro il progetto del Ponte sullo Stretto è una decisione che lascia sgomenti, non solo per l’esito, ma soprattutto per la spropositata condanna alle spese inflitta dal tribunale: 340mila euro a favore della società Stretto di Messina». Lo si legge in un documento firmati dal Coordinamento “No Ponte”. I comitati dichiarano di essere pronti ad avviare una raccolta fondi a favore dei ricorrenti. «Una cifra enorme e priva di trasparenza sui criteri di calcolo, sui parametri adottati o sulle attività legali rimborsabili – proseguono gli attivisti –. Questo macigno economico produce inevitabilmente l’effetto di intimidire non solo chi ha intrapreso questa battaglia legale, ma tutte e tutti coloro che si oppongono a un’opera inutile, dannosa e priva di un progetto esecutivo credibile». E l’ex assessore comunale Daniele Ialacqua, uno dei 104 firmatari, parla di «pagina nera del Diritto», di «un brutto segnale che arriva a tutte e tutti e che indebolisce uno strumento come quello dell’azione inibitoria collettiva che, come tutte le “class action”, doveva servire ai cittadini per potersi difendere davanti ai poteri forti, rivendicando la tutela di diritti costituzionalmente protetti, come in questo caso il diritto all’ambiente e alla salute».

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