Si è chiusa ufficialmente, con il decreto firmato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, la Conferenza di servizi, cioè la sede istituzionale, prevista per legge, all’interno della quale gli enti e le amministrazioni territoriali hanno discusso e presentato osservazioni, richieste, proposte di modifica relativamente al progetto definitivo del collegamento stabile nello Stretto. Un percorso che era stato avviato nell’aprile del 2024 e che si sarebbe dovuto già concludere entro lo scorso mese di settembre. Il Governo ha deciso di far slittare la data conclusiva in autunno e si è arrivati alla vigilia di Natale, con un corposo pacchetto (oltre cento pareri) che è stato allegato al provvedimento di chiusura della Conferenza. Il vicepremier Salvini lo ha definito «un passaggio fondamentale» verso la fase realizzativa della grande opera. E anche l’amministratore delegato della società statale concessionaria, Pietro Ciucci, considera «la chiusura della Conferenza di servizi un altro passaggio importante nell’iter per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, prima dell’approvazione finale del Cipess. Sono pervenuti – ribadisce l’ad della “Stretto di Messina” – oltre 100 pareri da parte di amministrazioni locali, enti, portatori di interesse e, in considerazione della rilevanza dell’opera, sono stati acquisiti agli atti della Conferenza anche i pareri pervenuti oltre la data di scadenza dello scorso 12 ottobre».
È la legge 35 del maggio 2023 ad aver previsto questi passaggi obbligati. Come si ricorderà, c’è stata prima l’approvazione del progetto definitiva da parte del Comitato scientifico, organo autonomo ma collegato alla “Stretto”, che aveva inserito nel parere oltre 60 raccomandazioni. La documentazione approvata dal Cda della “Stretto”, a quel punto, è stata inviata al ministero delle Infrastrutture, al quale compete l’indizione della Conferenza di servizi. Contestualmente il ministero dell’Ambiente ha invece avviato le procedure di Valutazione d’impatto ambientale, culminate con il parere favorevole della Commissione Via-Vas (anche in questo caso con 62 prescrizioni da inserire, in gran parte, nel progetto esecutivo).
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia