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"Stretto di Messina": 150 professionisti per la direzione dei lavori del ponte. La società finalista al Bim&Digital Award

Pietro Ciucci

In attesa che si completino le procedure della Conferenza dei servizi e della Valutazione d’impatto ambientale, e che si arrivi al voto del Cipess, la “Stretto di Messina”, intanto, incassa un riconoscimento non da poco. La società statale, presieduta dall’imprenditore Giuseppe Recchi e amministrata da Pietro Ciucci, è stata selezionata tra i finalisti dell’ottava edizione del “Bim&Digital Award”, il Premio nazionale più importante sul versante della digitalizzazione. “Gestione della complessità di una grande opera: l'approccio Bim oriented di Stretto di Messina”, è il progetto scelto dalla Giuria. La cerimonia di premiazione è prevista il 6 dicembre.
Il “Bim&Digital Award” è promosso da “Assobim” insieme con “Clust-ER Build” e “Saie”. La giuria ha valutato le candidature ricevute, ha concluso i lavori di selezione e ha scelto i finalisti, ovvero i progetti che, tra quelli pervenuti, sono stati ritenuti «capaci di interpretare al meglio il cambiamento, sfruttando le innovazioni digitali (“Bim” e non solo) per rendere più efficace il processo di progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione dell’ambiente costruito». Nella rosa dei finalisti ci sono aziende, start-up, imprese, enti universitari, professionisti, studi di progettazione, committenti, che hanno ideato e realizzato nuove iniziative digitali.
«I progetti selezionati – afferma il presidente di “Assobim” Adriano Castagnone – dimostrano come le nuove tecnologie e il “Bim” possano trasformare l’intero ciclo di vita dell'ambiente costruito, migliorando progettazione, gestione e manutenzione». I lavori selezionati sono rappresentativi di tutte le categorie in gara: “Progettazione e costruzioni” suddivisa in edifici, infrastrutture e interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio; “Gestione innovativa degli edifici e delle città”; “Pubblica amministrazione e digitalizzazione”; “Tecnologie e innovazione digitale”.
Cos’è il “Bim”? È l’acronimo di “Building Information Modeling” e indica il sistema informativo digitale della costruzione composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali dell'edificio o della struttura o della grande opera (nel caso del Ponte sullo Stretto) che si va a progettare. Il vero potere del “Bim”, spiegano gli esperti, «è racchiuso nella possibilità di generare un modello informativo dinamico, interdisciplinare e condiviso che contiene le informazioni sull'intero ciclo di vita dell'opera, dal progetto alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione».
E, dunque, la “Stretto di Messina” va in finale. Ma un’altra novità importante, che riguarda la Spa chiamata a gestire le fasi di progettazione e costruzione del collegamento stabile tra l’Isola e il Continente, è l’annuncio fatto nei giorni scorsi, al nostro giornale, da Pietro Ciucci, relativamente alla direzione lavori. Le modifiche normative hanno trasferito le competenze dal Consorzio Eurolink alla “Stretto” e già si pensa a organizzare l’Ufficio di direzione lavori, dove saranno impegnati, stando alle dichiarazioni di Ciucci, circa 150 professionisti. Ed entro gennaio 2025 saranno inaugurate le due sedi distaccate della società, una prevista a Messina, l’altra a Villa San Giovanni.

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