Il “dossier Ponte” al primo punto della riunione che ieri il vicepremier Matteo Salvini, al rientro dalle vacanze, ha presieduto al ministero dei Trasporti. È una doppia partita, quella che si giocherà nelle prossime settimane, entro la metà di settembre. Una al Mit, e l’altra al Mase, il ministero dell’Ambiente retto da Gilberto Pichetto Fratin, nelle cui stanze si riunirà, a breve, la nuova Commissione Via-Vas, presieduta dall’avvocata e magistrata del Tar Germana Panzironi, che dovrà esprimere il parere sulle risposte della società “Stretto di Messina” e del Consorzio Eurolink alle richieste di integrazione, nell’ambito della procedura di Valutazione d’impatto ambientale del Ponte e delle opere connesse. Al ministero dei Trasporti, invece, si concluderà l’iter della Conferenza dei servizi e subito dopo, in caso di via libera dal Mase, tutti gli atti saranno trasmessi al Cipess, chiamato ad approvare il progetto definitivo e dare il via libera alla fase realizzativa. L’obiettivo che Salvini ha ribadito anche ieri, nel corso di una diretta social, è quello di arrivare all’approvazione del progetto definitivo e all’apertura dei primi cantieri «entro la fine del 2024». La tempistica, da settembre in poi, sarà molto stretta e l’esito della doppia partita in corso è previsto tra ottobre e novembre. Sul piano politico, il vicepremier ha lanciato un’ulteriore frecciata alla segretaria del Pd e alla sua “traversata nello Stretto”, compiuta a bordo di un traghetto della Caronte&Tourist nei giorni della campagna elettorale per le recenti Europee: «La migliore risposta a Elly Schlein – ha dichiarato Salvini – e ai “No Ponte” l’hanno data i cittadini, i lavoratori, i turisti rimasti bloccati per ore, come ogni estate, in attesa di attraversare lo Stretto. Ci dicono “e fatelo questo Ponte” e noi stiamo andando avanti con l’approvazione del progetto, per portare più sviluppo, più lavoro, più crescita a una terra straordinaria».