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Salvini: "No al Ponte sullo Stretto con materiali un po' turchi e un po' cinesi"

Lo ha detto Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso di un videocollegamento, questo pomeriggio, al 49° Convegno Nazionale Animp

Se pensiamo al settore delle auto, se schizofrenicamente da Bruxelles si disegna un percorso per cui dal 1 gennaio 2035 sono fuori mercato, fuori produzione, le auto con motore a combustione interna e c'è solo l’elettrico e il full electric, e poi ci si accorge che l’economia cinese ci entra in casa e quindi si mettono dei dazi, spero che ci sia maggiore equilibrio e meno ideologia nell’agire della prossima Commissione. Nel codice degli appalti, con le associazioni industriali e con gli ordini professionali, stiamo lavorando per delle migliorie. Avrei voluto inserire una premialità per le aziende italiane che nei loro cantieri usano materia prima prodotta nei paesi dove i diritti ambientali e sindacali vengono riconosciuti perché mi seccherebbe fare il Ponte sullo stretto di Messina con acciaio o cemento un pò turco è un pò cinese. In 20 mesi penso che abbiamo dato idea che volere è potere». Lo ha detto Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso di un videocollegamento, questo pomeriggio, al 49° Convegno Nazionale Animp sul tema «Indipendenza energetica: nuovi scenari geopolitici e strumenti per le imprese. Il ruolo dell’impiantistica industriale italiana»

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