È l’ora dei tecnici. Sono loro che devono parlare, chiarire gli aspetti controversi, sgombrare il campo dagli equivovi, difendere anni e anni di lavoro da parte di centinaia di ingegneri, geologi, architetti, urbanisti, esperti di ambiente, strutturisti, studiosi del vento e dei terremoti, che hanno profuso il massimo impegno sulla progettazione dell’opera più impegnativa mai realizzata in Italia. Il presidente della Commissione Ponte, Pippo Trischitta, ne è convinto: «Intervenire nell’aula consiliare è come rispondere ai dubbi e alle speranze di un’intera città». Il consigliere di Sud chiama Nord continua a non nascondere il suo “tifo” in favore del Ponte sullo Stretto: «Mai così vicini all’inizio dei lavori, neanche con il governo Berlusconi. Ciò che sembrava impossibile potrà accadere e se dovesse accadere, Messina sarà una stella internazionale. Non saranno i nostri figli e i nostri nipoti a dover andare via, ma saranno i figli e i nipoti degli altri a venire da noi. Ganzirri, Torre Faro, Mortelle, l’intera città, saranno una miniera d’oro».
Ma la convinzione personale non confligge con il ruolo “istituzionale” di presidente della Commissione. Ed è per questo che il calendario dei lavori si arricchisce di nuovi importanti appuntamenti, per capirne di più, e per sentire anche le voci contrarie alla grande opera, come quella dell’ex sindaco Renato Accorinti che sarà sentito in audizione il 16 maggio.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Caricamento commenti
Commenta la notizia