Confesercenti e Confcommercio “tifano” per il Ponte. «Che sia la volta buona», «è il principale “player” del futuro di Messina e dell’Area dello Stretto», affermano i due presidenti, Alberto Palella e Carmelo Picciotto. Le organizzazioni del Commercio non hanno dubbi sulla necessità di realizzare la grande infrastruttura destinata a imprimere una «svolta» nella storia di Messina, le preoccupazioni, caso mai, sono sui tempi di costruzione non solo del Ponte, ma di tutte le opere collegate. In ogni caso, «le forze vive della città non possono non essere favorevoli ad un intervento infrastrutturale che riporta lo Stretto al centro geopolitico dell’Europa e di tutto il Mediterraneo».
I rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio sono stati sentiti in audizione ieri, nel primo pomeriggio, davanti alla Commissione Ponte, presieduta da Pippo Trischitta, il quale ha fatto riferimento allo slittamento di tempi annunciato dall’amministratore delegato della “Stretto di Messina” Pietro Ciucci: «Chi è favorevole all'opera, dopo aver atteso 50 anni, potrà attendere qualche altro mese. Con l'annuncio di Ciucci: 1) il Ponte esce dalla campagna elettorale delle Europee; 2) la Valutazione ambientale non sarà più data dalla Commissione nominata al 90% da Draghi, Pd e M5S in quanto scade il 24 maggio ma da quella nuova nominata dal Governo Meloni; 3) la “Stretto” potrà sistemare anche tutte le questioni sollevate dal Comune di Messina e, se necessario, apportare le giuste modifiche».
Per il presidente di Confesercenti, il Ponte «è un’opportunità e una risorsa per il Sud. Ne sento parlare da quando ero piccolo – afferma Alberto Palella –, ora ho 54 anni, spero che stavolta si faccia davvero».
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