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Messina, le voci della protesta contro il ponte: dalla piazza a Palazzo Zanca

In piazza fischi, coriandoli e carta igienica, in aula contestazioni e cori al grido di «Lo Stretto di Messina non si tocca». Si sono fatti sentire dentro e fuori Palazzo Zanca, i manifestanti No Ponte, in occasione dell’arrivo in città di Pietro Ciucci. La contestazione è cominciata fin dall’arrivo di Ciucci davanti al Comune. Appena giunto, intorno alle 11, è stato accolto da una pioggia di fischi e coriandoli e dal lancio di alcuni rotoli di carta igienica da un gruppo di manifestanti che si era riunito nella piazza davanti a Palazzo Zanca, sventolando bandiere No Ponte e un grande striscione per ribadire il dissenso alla realizzazione dell’opera. “Armati” di campanacci e fischietti, hanno fatto sentire la loro voce e la loro presenza. Tra i manifestanti anche l’ex sindaco Renato Accorinti: «Loro fanno affari, non gliene frega niente dello Stretto. Quello che stanno facendo è un crimine contro l’ambiente, stanno devastando un posto così bello, con una biodiversità straordinaria». Per Gino Sturniolo, tra i leader del Comitato No Ponte, «dal punto di vista economico va rilevato che la società Stretto di Messina è stata riaffidata a Ciucci, che in precedenza aveva fatto un piano finanziario che poi è saltato. È strano che si riaffidi la società a una persona che ha fallito, di fatto, tutte le previsioni economiche».
La protesta si è poi trasferita all’interno di Palazzo Zanca, nella sala del consiglio comunale, dove era prevista l’audizione. Il presidente della commissione Pippo Trischitta ha avuto solo il tempo di aprire la seduta, e subito sono partite le proteste da una parte della tribuna dove aveva trovato posto il pubblico. Ci sono state vivaci contestazioni accompagnate da cori come «lo Stretto non si tocca, lo difenderemo con la lotta».

Trischitta ha cercato di riportare l’ordine per far cessare le urla, senza però ottenere nessun risultato concreto, è anche salito nel loggione per confrontarsi con alcuni no pontisti, alla fine ha deciso di sospendere temporaneamente i lavori. La protesta non ha mai impegnato particolarmente le forze dell’ordine, che sono state comunque presenti. Una volta sospesa l’audizione, i manifestanti sono andati via e l’aula si è svuotata. «C’è stata una protesta un po’ rumorosa, che ha impedito agli altri di ascoltare ed a noi di parlare. Può accadere, ma si è trattato di una minoranza», è stato il commento di Ciucci. «Comunque – ha assicurato – resta aperto il dialogo con tutti i cittadini anche con quelli che la pensano diversamente sul ponte».

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