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Messina, la senatrice Musolino vuol compattare il fronte degli “anti De Luca-Basile”

Ieri il primo incontro pubblico all’Hotel Royal. Il tema del confronto “La Messina che vogliamo”, presenti Petrella e Micari

«È il primo di una serie di incontri per far ripartire il confronto pubblico smarrito». Lo definisce così, la senatrice di Italia dei Valori, Dafne Musolino, l’incontro svoltosi ieri mattina all’Hotel Royal, sul tema “La Messina che vogliamo”. «La ragione per la quale ho deciso di promuovere questo incontro – afferma l’ex assessora comunale – nasce dalla convinzione che in questa città si sia smarrito da tempo il senso del confronto pubblico. L’auspicio è quello di inaugurare una nuova stagione politica che restituisca ai cittadini la voce che finora si è affievolita fino quasi a diventare un indistinto mormorio, per promuovere un dialogo che ritengo sia la prima e migliore espressione della democrazia intesa nella sua accezione etimologica primaria: il potere del popolo». Rivolta all’assemblea, la senatrice ha detto: «Qui non vedete loghi politici, né al tavolo dei relatori, né sull’immagine che rappresenta la nostra bella Messina vista dal mare. È la rappresentazione della Messina che vogliamo, libera dalle catene. La motivazione dell’incontro, infatti, è quella di ribadire a chiare lettere e a voce alta, che io ci sono, che intendo prendermi cura di Messina e risolvere i problemi che la stanno soffocando. Ma per farlo è necessario l’aiuto di tutti voi, perché non ho mai creduto al modello del “salvatore della patria” o del cavaliere solitario, mentre credo fortissimamente che le grandi azioni sono possibili solo quando si crea una comunità che lavora insieme per il cambiamento e per lo sviluppo economico, sociale e culturale».
Presenti all’incontro, al tavolo dei relatori, Ninni Petrella, presidente del movimento politico “Partiamo da Qui”, che recentemente ha “provocatoriamente” lanciato la candidatura a sindaca di Dafne Musolino, e che ne ha spiegato le motivazioni, e l’ex rettore e componente della cabina di regia regionale di Italia Viva, Fabrizio Micari.
Hanno preso la parola, tra gli altri, Gaetano Sciacca, ex ingegnere capo del Genio civile e presidente del Comitato 3S, il quale ha illustrato tutte le criticità cittadine legate alla viabilità e alla tutela dei torrenti; l’architetto Nino Principato, secondo il quale «la città di Messina ad oggi dimostra ancora una volta di non aver a cuore e di non saper minimamente valorizzare il proprio ricco patrimonio culturale»; Lillo D’Amico, segretario della Fit Cisl di Messina; Renato Coletta, consigliere della IV Municipalità.
Molti dei presenti erano ex “deluchiani”, come la stessa senatrice (che è stata assessora nei 4 anni di governo della città da parte di Cateno De Luca e che era stata riconfermata nella Giunta Basile, dalla quale si è dimessa una volta eletta a Palazzo Madama), che adesso intendono promuovere un’alleanza di forze politiche e sociali tra coloro che osteggiano l’attuale Giunta comunale, in vista del vero obiettivo politico: quello legato alle elezioni Amministrative, previste fra due anni, nella primavera del 2027.

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