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Parrocchie, campetti, turismo: le “mance” bipartisan a Messina

Ce n’è stato per tutti, o quasi. I contributi a pioggia della Finanziaria regionale – “mance”, sono state maliziosamente, ma anche realisticamente, definite – hanno raggiunto anche molti dei comuni del Messinese, alcuni più di altri. Specie quelli che in modo diretto o indiretto sono legati alla deputazione regionale. Maggioranza, opposizione? La differenza c’è, ma neanche tanta, perché alla fine, appunto, ce n’è stato per tutti, e la geografia territoriale e politica degli stanziamenti lo dimostra.
A Messina il sindaco Federico Basile ha potuto godere dei frutti del nuovo feeling tra il suo leader Cateno De Luca e il governo Schifani. E così se i 600 mila euro per Arisme, l’agenzia del risanamento, sono fondi “tecnici”, è di tutt’altro peso il contributo da 100 mila euro che accompagna il trasferimento della proprietà dell’ex Sanderson dalla Regione al Comune. Spiccano anche 250 mila euro per la liquidazione dell’Ente Fiera. Poi un lungo elenco di piccoli e grandi contributi a parrocchie e villaggi (con rivendicazioni di diverso colore politico): 25 mila euro all’oratorio di San Matteo, a Giostra; 25 mila per il rifacimento del campetto di Cumia Superiore; 25 mila per la manutenzione della palestra di Ritiro; altrettanti per la chiesa di Santa Maria di Gesù Inferiore a Provinciale, stesse cifre per il campo di calcetto della parrocchia di San Paolo Briga, per la chiesa Santa Maria delle Grazie di Bordonaro, 30 mila per un centro di aggregazione giovanile e le attività catechistiche della parrocchia San Nicola di Bari, a San Filippo Superiore. E ancora: 100 mila euro per riqualificare il piazzale del santuario Madonna di Lourdes; 60 mila per riqualificare il centro sociale della parrocchia di San Paolo Apostolo, a Camaro; 100 mila euro per la chiesa di Santa Maria di Montalto a Ortoliuzzo; 40 mila euro per la Basilica Santuario Sant’Antonio dei Padri Rogazionisti; 100 mila euro pe rla ristrutturazione dei locali della parrocchia di San Francesco d’Assisi; 50 mila euro per la messa in sicurezza della chiesa di Acqualadroni. E poi ci sono i 150 mila euro per la messa in sicurezza di Villa De Pasquale, a Contesse, dichiaratamente rivendicati da Antonio De Luca, del Movimento 5 Stelle.

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