È un’opera la cui utilità non viene messa in discussione. Ma va inserita tra quelle compensative in riferimento alla costruzione del Ponte? Va portata avanti a prescindere dal collegamento stabile? E come può essere inserita tra le priorità, se al momento manca un vero progetto?
È di questo che si è dibattuto ieri, a Palermo, davanti alla Commissione “Ambiente, Territorio e Mobilità” dell’Ars, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, del vicesindaco Salvatore Mondello e del consigliere comunale Salvatore Papa in rappresentanza della I Commissione di Palazzo Zanca.
Riflettori accesi sullo svincolo di Giampilieri, tornato alla ribalta dopo decenni di silenzio, come se fosse caduto nel dimenticatoio. E la seduta di ieri ha fatto registrare la polemica tra un deputato ex deluchiano e la deluchiana Giunta Basile. A sferrare l’affondo è stato Alessandro De Leo, che ora fa parte del gruppo di Forza Italia ma che venne eletto nella lista di Sud chiama Nord. «L’Amministrazione comunale di Messina non considera strategico lo svincolo di Giampilieri. Ne prendiamo atto e finalmente c'è chiarezza, eliminando illusioni su un'opera che non rientra nei piani della Giunta», afferma De Leo, il quale fa riferimento alla lista di 24 opere compensative trasmessa dal sindaco Basile alla Conferenza dei servizi indetta dal ministero dei Trasporti.
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