Un pasticcio dopo l’altro. E il fatto che le genesi dei pasticci stessi siano diverse non è consolatorio. Di mezzo ci sono sempre le assunzioni al Comune dei vincitori di concorso, che attendono dalla scorsa primavera di poter inaugurare il loro nuovo corso a Palazzo Zanca. Finora non hanno potuto farlo perché il Comune non aveva approvato entro i termini previsti il bilancio consuntivo e il bilancio consolidato, cioè il documento contabile che mette assieme i numeri di Comune e società partecipate. Il pasticcio ha riguardato sei dipendenti, che pur senza l’approvazione di quei due documenti, sono stati contrattualizzati a maggio, pur non potendo, di fatto, essere assunti, come confermato anche dalla segretaria generale. Sei dipendenti... fantasma, che ci sono, ma non ci sono. Un pasticcio, appunto. E ieri se n’è consumato un altro.
Dopo che la settimana scorsa è stato approvato il bilancio consuntivo, ieri mancava l’ultimo tassello, sia per sbloccare le 179 assunzioni mancanti, sia per regolarizzare le posizioni di quei famosi sei dipendenti “nel limbo” (ai quali se ne sono aggiunti poi due, la cui posizione contributiva è stata aperta all’Inps, ma che, pur in possesso di badge, non hanno ancora preso servizio perché formalmente non assunti, pasticcio nel pasticcio). Il bilancio consolidato è arrivato in consiglio comunale poco dopo le 19, presente il sindaco Federico Basile appena rientrato da Roma. Non manca il dibattito, non mancano anche alcuni riferimenti polemici (Felice Calabrò del Pd, in particolare, ha puntato il dito contro l’assenza, addirittura dal 2020, di un contratto di servizio che regoli i rapporti con Arisme, una delle aziende speciali del Comune che “rientrano” nel bilancio consolidato), ma alla fine la delibera è stata approvata.
Tutto risolto? No, mancava l’ultimissimo sigillo, l’immediata esecutività della delibera, che avrebbe evitato di aspettare i quindici giorni canonici, sbloccando le assunzioni già dal 1° novembre. E qui, per un solo voto (serviva una maggioranza di due terzi) è cascato l’asino: l’immediata esecutività non è passata. E così le assunzioni slittano. Di almeno 15 giorni, ma non è escluso che si arrivi al 1° dicembre, per ragioni contabili.
«Non possiamo che esprimere rammarico – commenta il capogruppo di “Basile Sindaco”, Francesco Cipolla –. La mancata approvazione dell’immediata esecutività evidenzia una certa leggerezza da parte di alcuni consiglieri, per una posizione preconcetta. Ancora una volta, si è persa un’occasione per mettere da parte personalismi e guardare al bene collettivo, una scelta che non giova alla nostra città».
A guardare il bicchiere mezzo pieno è il presidente del consiglio comunale, Nello Pergolizzi: «Con la votazione di questa importante delibera, saranno completate le assunzioni di nuovi dipendenti, ai quali rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro. Questa nuova tornata permetterà all’Ente di potenziare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza, oltre a garantire maggiore stabilità economica a numerose famiglie. Le gestioni De Luca-Basile, attraverso una buona amministrazione, sono riuscite a invertire la rotta di una città che versava in gravi difficoltà, ripagando così i cittadini messinesi della fiducia accordata».
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