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A Messina una Tari che non fa paura. Finalmente

Oggi arriva in commissione il piano tariffario del tributo dei rifiuti: il taglio per le famiglie, rispetto al 2023, è del 32%. L’emersione degli evasori ha permesso lo sconto, immutato il costo per le aziende

L’annuncio è stato rispettato. Per le famiglie messinesi la Tari del 2024 sarà di un terzo più leggera. E oggi arriva il momento in cui saranno svelati i dettagli di questa corposa sforbiciata che farà risparmiare una media di 130 euro a famiglia. No si può dire la stessa cosa per le utenze non domestiche che avranno anche loro una riduzione, ma decisamente inferiore visto che la media fra le varie categorie merceologiche e dell’1%.
Oggi pomeriggio arriva in seconda commissione, presidente Margherita Milazzo, il piano economico finanziario per lo smaltimento dei rifiuti cittadini e soprattutto il piano tariffario, cioè il modo in cui la spesa viene suddivisa fra i cittadini e le utenze non domestiche. A stretto giro la stessa delibera dovrà passare all’esame dell’Aula visto che, dopo l’ultima proroga, la scadenza per l’adozione della Tari è il 20 luglio. E se il consiglio non lo approvasse, sarebbero confermate le tariffe dell’anno scorso, quindi decisamente più salate di quelle proposte.
Oggi in commissione l’assessore ai Tributi Roberto Cicala ( era stato lui a promettere la riduzione del 30% per il 2024, rispetto all’anno precedente), presenterà i dettagli del piano tariffario che riporterà Messina fra le città metropolitane con un carico tributario “sostenibile” o quanto meno sotto la media nazionale, dopo anni passati nelle ultime posizioni della graduatoria.

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