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Spadafora adesso volta completamente pagina: Pistone a capo della compagine di governo

All’indomani dall’esito elettorale, per il nuovo sindaco di Spadafora Lillo Pistone iniziano la fase della ricognizione dello “stato di salute” del Palazzo comunale e la realizzazione del programma. «Sarò il sindaco di tutti e coinvolgerò tutti nella nostra Amministrazione – garantisce –. Oggi si chiudono le “ostilità” elettorali per aprire una fase di costruzione, di concretezza e di rinascita per Spadafora». La cerimonia di proclamazione è in programma oggi pomeriggio, alle 17, nell’aula consiliare. Un successo tangibile per la lista “Rinasce Spadafora”, che ha fatto il pienone di preferenze a partire da Andrea Giacobbo, con 336 voti. Dopo di lui, Pasqualina Giannone con 323, Pinella Giacobbo con 294, Flavia Ialacqua (255), Giovanni Scibilia (159), Alessandro Cantilonne (154), Filippo Giordano (142) e Sebastiano Pino (102). Ci sono tutti e tre i componenti dell’ex opposizione: i due Giacobbo e Giannone.

Si intreccia la situazione per la minoranza, dove siederanno in Aula l’ex sindaca Tania Venuto, cui spetta il seggio di candidata sconfitta, e i tre più votati della lista di Pinuccio Nomefermo (terzo nella corsa alla fascia tricolore), che ha conquistato più consensi rispetto alla compagine della prima cittadina uscente. Spazio quindi a Mara Carulli, che ha ottenuto 336 preferenze, Tony Ceraolo (195) e Roberto Gringeri (114). La stessa Carulli, che con Andrea Giacobbo (della maggioranza) risulta la più votata, ha ringraziato di cuore tutti per la fiducia ricevuta e il candidato sindaco Nomefermo. «Ora è tempo di continuare a fare squadra, di mettersi a lavoro tutti insieme, proiettandoci al futuro e scrivere un nuovo capitolo sulla nostra Spadafora», ha detto.

Arrivano anche le prime parole di Tania Venuto: «Ringrazio le 870 persone che hanno scelto il mio nome – ha detto –. Purtroppo non sono bastate per continuare il progetto politico iniziato 5 anni fa. Prendiamo atto del risultato, che è inferiore alle nostre aspettative. Potevamo fare meglio. Garantisco a chi mi ha votato e a tutti che il mio impegno per il paese continuerà con onestà e dignità. Vigilerò sempre sul corretto operato dell’Amministrazione attiva. Farò un’opposizione costruttiva per il bene del paese». Pistone, che ha raccolto i frutti di un’opposizione tenace portata avanti sul territorio grazie alla compattezza del gruppo “Rinasce Spadafora”, che in questi anni non è mai cambiato nella sua composizione, è pronto a governare. Ha trionfato grazie a 1293 preferenze contro le 870, appunto, di Venuto, mentre Nomefermo si è fermato a 833 voti.

La lista di Pistone ha ottenuto 1320 preferenze, e quella di Nomefermo, con 823, ha superato di poco la formazione di Venuto, che ha toccato quota 810, perdendo così la possibilità di entrare in Aula, fatta eccezione per la stessa ex leader della Giunta. Un risultato inaspettato e che lascia quindi spazio ai tre consiglieri, espressione del gruppo Nomefermo. Buoni, comunque, gli esiti dei candidati della lista di Venuto. Pur rimanendo fuori dal Consiglio, Giovanna Grazia Costantino ha ricevuto 173 preferenze, Jessica Molica 142, Chiara Bottaro 123 e Francesco Rigano 119.

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