Messina

Domenica 24 Novembre 2024

Messina, la giunta Basile al giro di boa: grandi manovre dopo il voto?

Quella che comincia è una settimana come le altre, per il sindaco Federico Basile e i suoi assessori. Oggi si saprà come saranno andate le cose per Sud chiama Nord e il leader Cateno De Luca, con tutto ciò che ne consegue per il cammino del movimento politico fondato dall’ex sindaco di Messina e attuale primo cittadino di Taormina. Tra due giorni, invece, l’amministrazione Basile spegnerà la sua seconda candelina: il 12 giugno di due anni fa, infatti, l’erede di De Luca sbaragliava la concorrenza già al primo turno, conquistando la fascia tricolore che, formalmente, avrebbe indossato un paio di giorni dopo. È probabile che entro la fine di questa settimana verrà organizzato un incontro con la stampa per fare il punto su questi primi due anni di mandato: sindaco, assessori e presidenti delle società partecipate tracceranno una sorta di bilancio, seppur attraverso rapidi spot. Parallelamente, Basile sta lavorando alla relazione sul secondo anno da sindaco, da trasmettere al consiglio comunale. I passaggi più attesi, però, sono altri. Per le amministrazioni targate Cateno De Luca il traguardo dei due anni coincide, abitualmente, con una sorta di giro di boa. Il famoso “tagliando” a cui De Luca spesso fa riferimento e il fatto che il sindaco non sia lui, ma Federico Basile, cambia poco: a Palazzo Zanca in molti hanno la sensazione che anche stavolta accadrà qualcosa. A maggior ragione all’indomani di una campagna elettorale (i cui exit poll, ieri sera, erano tutt’altro che generosi) nel corso della quale più volte De Luca ha lanciato precisi messaggi ai suoi. Non va dimenticato, infatti, che ad oggi tutti i componenti della “squadra” – assessori e vertici delle partecipate – sono dimissionari. Uno status che solo apparentemente è formale. «Gli inquilini di questo palazzo non sono arrivati qui per grazia ricevuta – aveva detto un mese fa De Luca, appena dimesso dal Policlinico –, siamo entrati col popolo e viviamo di consenso. E chi amministra questi palazzi deve garantire consenso. Oppure qualcuno pensa che tornerà sempre Cateno De Luca a fare campagna elettorale per tutti?». Uno sfogo simile a quello arrivato all’indomani delle Regionali del 2022. E rinviando al post Europee ogni ragionamento, De Luca aveva aggiunto: «Nelle nostre scuderie di donne e uomini bravi pronti a subentrare ne abbiamo tanti». Lecito attendersi, dunque, qualsiasi tipo di mossa. Un rimpasto solo di deleghe? O anche di nomi? E se rimpasto dovesse essere, si aprirebbero le porte anche a possibili, futuri alleati politici? Perché con De Luca la certezza è una: la campagna elettorale non finisce mai.

leggi l'articolo completo