Una commissione “lampo” e il documento unico di programmazione e il bilancio preventivo hanno superato il primo scoglio del voto. Ieri in commissione con 8 favorevoli ( tutti dell’intergruppo Basile) e 3 astenuti sono stato approvati i due documenti cardine della programmazione economico finanziaria, ma per altri versi anche politica, di Palazzo Zanca.
Adesso se ne riparlerà in Consiglio dove potrebbero approdare la prossima settimana. Quel che è certo, ascoltando la relazione del sindaco Federico Basile, è che non ci sono certo molti margini di manovra per interventi dei consiglieri che, abitualmente, con i loro emendamenti, possono spostare somme su interventi che ritengono più utili di quelli programmati dall’amministrazione.
«Se superiamo quest’anno, il più sarà fatto – sintetizza il sindaco che ieri ha presentato il previsionale alla Commissione presieduta da Margherita Milazzo –. Il bilancio 2024-26 assorbe le indicazioni della Corte dei Conti che ha approvato il nostro piano di Riequilibrio ad agosto. In termini concreti a fare la differenza sono gli accantonamenti che ci sono stati chiesti per 42 milioni di euro. Sono per lo più i fondi da mettere da parte per poter far fronte all’intero computo dei debiti potenzialmente riconoscibili alla platea rimanente dei creditori. Il bilancio del 2023 ha potuto assorbire 1,3 milioni perché l’indicazione della Corte è arrivata molto tardi, sul 2024 abbiamo messo 42 milioni e altri 10 nel 2025».
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