Durante la recente maratona notturna per il voto sulla Finanziaria alla Regione, l'Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha approvato un ordine del giorno presentato dal deputato Calogero Leanza, che impegna il governo della regione ad impugnare il Bilancio di previsione dello Stato per l'esercizio finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 davanti alla Corte costituzionale.
L'ordine del giorno, accolto dall'Ars, evidenzia la mancanza di accordi tra la Regione Siciliana e il Governo nazionale riguardo alla programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il settennio 2021/2027. Tale mancanza di coordinamento viene considerata una violazione del principio costituzionale di leale collaborazione tra i diversi livelli di governo, entrambi dotati di pari dignità istituzionale.
In particolare, l'ordine del giorno sottolinea che nessun accordo è stato raggiunto tra la Regione siciliana e il Governo nazionale sulla programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2021/2027. Questo ha portato alla sottrazione di risorse destinate alla Sicilia, ammontanti a circa 2,3 miliardi di euro, di cui circa 1,3 miliardi già assegnati alla Regione siciliana con la delibera CIPESS n. 25 del 3 agosto 2023.
Calogero Leanza, il deputato promotore dell'ordine del giorno, ha dichiarato: "Il governo della Regione Sicilia, nonostante sia del medesimo colore politico di quello nazionale, non può dimenticare di rappresentare gli interessi della Sicilia e dei siciliani, non degli amici di coalizione. Riteniamo fondamentale inviare un segnale forte per definire chiaramente da che parte stiamo. Noi difendiamo la Sicilia."
Dopo l'accoglimento dell'ordine del giorno da parte dell'Ars, si valuterà in autonomia come procedere, decidendo se impugnare o meno il bilancio di Stato. La vicenda rimane al centro dell'attenzione, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo e della tutela degli interessi regionali nelle decisioni di bilancio nazionali.
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