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Isole minori, sindaci su tutte le furie contro la stangata sui trasporti marittimi

Ieri la protesta a Palermo: «Il governo nazionale ci sta massacrando»

La protesta dei sindaci delle isole minori siciliane sui collegamenti marittimi, così come avevano annunciato nei giorni scorsi, si è spostata a Palermo. Nel capoluogo di regione i sindaci hanno manifestato prima davanti all’assessorato alle Infrastrutture e poi davanti alla sede dell’Assemblea regionale siciliana, per sensibilizzare soprattutto i gruppi parlamentari su quanto sta avvenendo nelle isole, nel silenzio più totale delle istituzioni, alcune delle quali patrimonio dell’Unesco. «Questo governo nazionale sta massacrando i trasporti per le Isole minori della Sicilia. Nell’anno in cui – afferma il sindaco di Favignana, Francesco Forgione – entra in Costituzione il concetto di insularità, che garantisce la continuità territoriale, questo governo opera tagli che porteranno al disastro delle isole siciliane».
Alla protesta, conclusasi con l’ incontro, prima con il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno e poi con l’Assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, hanno preso parte anche gli altri primi cittadini delle isole,  Riccardo Gullo, sindaco di Lipari, Fabrizio D’Ancona (Pantelleria), Domenico Arabia (Santa Marina Salina), Filippo Mannino (Lampedusa e Linosa), Salvatore Militello (Ustica), Giacomo Montecriso (Leni) e un rappresentante del Comune di Malfa, Giuseppe Siracusano, al posto del sindaco Clara Rametta.

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