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Messina, sull'avvicendamento alla guida della Municipale tuona Cantello: "Cambi per impegni e promesse elettorali"

Il consigliere comunale della Lega preannuncia la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti e parla di “farsa” a proposito del mancato rinnovo dell’incarico al comandante Stefano Blasco

Mirko Cantello

“La Polizia Municipale di Messina è forse una merce di scambio per ripagare impegni e promesse elettorali?”. Il  quesito viene posto da Mirko Cantello, consigliere comunale della Lega e neo vice presidente dell’Aula, che preannuncia la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti e parla di “farsa” a proposito del mancato rinnovo dell’incarico al comandante Stefano Blasco. Cantello accusa il sindaco Basile di non aver mai risposto alle precedenti richieste di chiarimenti,
“ma dopo avere fatto una breve proroga del primo comando, ha atteso la scadenza dello stesso per staccare la spina al comandante Blasco e rispedirlo a casa senza troppi complimenti. Ovviamente Basile non ha ritenuto di dovere fornire alcuna motivazione sulle ragioni del congedo del dott. Blasco, limitandosi a dichiarare che preferisce avere un nuovo comandante a disposizione per i prossimi 36 mesi, cioè per la durata residua del suo mandato amministrativo. Abbiamo approfondito la questione e la spiegazione del Sindaco non solo non convince, ma è contraddetta dagli stessi atti amministrativi. Difatti, la prima cosa da mettere in evidenza è che allo stato non esiste una nomina in favore di un nuovo Comandante, né del Comandante Maurizio Cannavò di Ragusa (indicato verbalmente dal Sindaco come successore) né di altri. Siamo nel campo delle mere dichiarazioni, che non hanno alcun valore giuridico.
La seconda cosa che desideriamo evidenziare è che, mentre Blasco viene rispedito a casa, Giardina riceve contemporaneamente la nomina di Comandante facente funzioni, tornando così a rivestire contemporaneamente il ruolo di comandante sia del Comune di Messina che della Città Metropolitana, senza avere superato una selezione né avendo il grado necessario a rivestire questo incarico. Perché una cosa è certa: a noi del Gruppo della Lega farebbe molto piacere se il Commissario Giardina ricevesse l’incarico di Comandante della Polizia Locale, ma se questo non è possibile (perché non ha il grado necessario o perché l’Amministrazione non lo vuole in tale profilo) non capiamo a che cosa serva utilizzarlo come un pedone sulla scacchiera, gravandolo di due incarichi dirigenziali che espongono pure entrambi gli Enti a possibili rivendicazioni economiche per le mansioni espletate. E così arriviamo al terzo punto: per quale ragione il Sindaco avrebbe scelto di nominare come Comandante della Polizia Municipale l’attuale Comandante della Polizia Municipale di Ragusa? Non ci risulta che il dott. Cannavò abbia formulato richiesta di comando, né ci risulta che il Comune di Messina abbia pubblicato un bando per acquisire la disponibilità di soggetti, in possesso dei relativi titoli e interessati a rivestire questo ruolo. Dunque si tratta, se davvero verrà nominato il dott. Cannavò, di una nomina ad personam, che per quanto possa essere astrattamente lecita, risulta essere moralmente scorretta perché espressione di pratiche personalistiche che espongono l’amministrazione al sospetto di ricorrere a politiche clientelari. Ci chiediamo infatti quale sia la ragione per la quale il Sindaco Basile, esponente di Sud Chiama Nord, dovrebbe ricorrere alla nomina di un soggetto che da sempre è vicino al centrodestra ed all’ex governatore Musumeci. Sulla stampa di ieri abbiamo letto che una possibile motivazione potrebbe essere ricercata nel sostegno fornito da De Luca al Sindaco di Ragusa nelle ultime elezioni amministrative. Se così fosse, e ci auguriamo che non sia questa la motivazione, vorrebbe dire che questa nomina altro non è se non il prezzo di uno scambio politico da prima repubblica, quella stessa che De Luca attacca rivendicando la sua pretesa superiorità morale quando invece farebbe meglio a tacere”.

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