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Messina, il Pd ora rompe il silenzio: “Niente patti con De Luca, anche in futuro”. E sul caso Croce...

Il Pd rompe il silenzio e lo fa sia per smentire qualsiasi ipotesi di alleanza, anche futura, con Cateno De Luca (ma non tutti, nel partito, sembrano pensarla allo stesso modo), sia per chiedere a Maurizio Croce di fare un passo indietro e lasciare il consiglio comunale. Ma dal centrodestra arriva anche una rivendicazione di quel seggio, in caso di dimissioni di Croce: è quella di Sebastiano Tamà, il quale ribadisce che sarebbe lui il subentrante, e non il dem Alessandro Russo.
Andiamo con ordine. I messaggi neanche tanto impliciti lanciati da Cateno De Luca, a proposito di un possibile fronte unico “anti-centrodestra” in Sicilia composto da Sud chiama Nord, Pd e M5S, hanno creato turbamenti in casa Partito democratico. Così nella serata di ieri dal coordinamento provinciale è arrivata una nota con la quale si esce anche allo scoperto sul caso Croce. «Sia a livello locale che regionale – si legge –, il partito continuerà a lavorare nel solco della chiarezza della linea politica per costruire un progetto politico alternativo sia al centrodestra che a De Luca. Quest’ultimo, in particolare, tutto è tranne che “punto di riferimento di un’area alternativa al centrodestra”: sono affermazioni di un leader che, messo all’angolo anche dai suoi fedelissimi, cerca, come già fatto per le scorse europee, di accasarsi con il miglior offerente. Preso in giro da Renzi, tradito dall’on. Musolino e respinto anche da Calenda, adesso cerca maldestramente un abboccamento con gli altri partiti d’opposizione, alludendo a circostanze che non trovano, però, alcun fondamento fattuale. Un tentativo patetico che non necessita di ulteriori commenti».

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