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Ponte sullo Stretto, Freni: "Progetto e soldi ci sono". Musumeci: "Un anno in più o uno in meno... E' un'opera complessa"

Si partirà con il cantiere l’anno prossimo con un primo finanziamento di 2 miliardi

Costruzione simulata del Ponte sullo Stretto di Messina. ( - 2011-09-16, OSKARPRESS / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

«Il progetto esecutivo per il Ponte c'e,' i fondi ci sono e si partirà con il cantiere l’anno prossimo con un primo finanziamento di 2 miliardi». Lo ha detto il sottosegretario al Mef, Federico Freni, a Coffee Break su La 7, spiegando che l’investimento complessivo dell’opera è pari a 12-14 miliardi.

«Il Ponte si costruisce con quelle che sono le famose tabelle investimenti e la legge della contabilità ci vieta di usare i soldi che useremmo per gli investimenti per finanziare la spesa corrente. Vuol dire che i soldi che metteremo sul Ponte, e confermo che ce li metteremo, non li potremmo usare per altro che per investimenti» ha detto ancora Freni « è un investimento per sua natura e quindi prende i soldi da una tabella del bilancio dello Stato diversa. I soldi per il Ponte ci sono, partirà nel 2024, aggiungo che è la prima volta in Italia che si ha la progettazione esecutiva pronta prima degli stanziamenti a bilancio perchè, con una mossa molto intelligente, il ministro Salvini ha recuperato la progettazione esecutiva già approvata precedentemente alla quale è stata apportata solo qualche minima modifica, con ciò consentendo di risparmiare almeno due anni sulla costruzione».

Per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina «la volontà del governo c'è, bisogna fare i conti con la complessità ingegneristica dell’opera e su quella la commissione tecnica dà segnali incoraggianti. Sul cronoprogramma sta seguendo il collega Salvini, io dopo avere atteso 140 anni sono convinto che un anno più, un anno meno, non cambia la sorte di questa grande infrastruttura» ha affermato il ministro della Protezione civile e della Difesa del mare Nello Musumeci a margine di un convegno ospitato da Palazzo Lombardia a Milano.

«L'importante è che si parta col piede giusto - ha aggiunto - perchè quel ponte non è un capriccio, ma il naturale completamento di un corridoio transnazionale che parte dal nord Europa e giustamente arriva nel capoluogo siciliano».

«Nel comitato tecnico-scientifico che dovrà accompagnare l’opera del ponte sullo Stretto di Messina vi saranno anche geologi e altre professionalità. Non per distribuire cariche ad honorem, ma perché queste professionalità dovranno accompagnare questo progetto» ha detto sul tema il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenendo da remoto al convegno sul Vajont, a Longarone (Belluno). Il ponte, ha proseguito Salvini, «ha l’obiettivo di unire l'Italia all’Europa. Non solo un ponte tra Messina e Villa San Giovanni, è un corridoio europeo da Palermo a Reggio, a Roma, a Milano, a Berlino e all’Europa, che porterà lavoro in tutta Italia e soprattutto nelle due regioni più affamate di lavoro e di speranza. È un’opera che nasce per norma nel 1971, quando non ero ancora nato, e penso che l’Italia dopo 52 anni di dibattito, approfondimento e analisi meriti nell’estate 2024, nonostante polemiche e dubbi e scetticismi che posso anche capire», ha concluso.

Tuona invece Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde che da ministro dell’ambiente taglió i fondi alla società ponte sullo stretto destinandoli ai cantieri contro il dissesto idrogeologico: "Il Ponte sullo stretto continua ad essere una truffa mangiasoldi. Il ministro Giorgetti ha precisato che non esiste un progetto esecutivo. Il governo non ha soldi eppure Salvini per raccattare un pò di voti cerca di inventare un finanziamento farlocco per un progetto promesso da decenni , costato tantissimo in studi inutili e, secondo molti esperti, impossibile tecnicamente e insostenibile economicamente. In parole semplici una truffa sbandierata sotto elezioni. Se la Meloni vuole mantenere un briciolo di serietà di governo farà bene a non consentire questo costoso inganno".

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